Tricolori di ciclocross: tre argenti per la Marca, Filippo Fontana secondo
Fontana: «Per come stavo speravo di vincere, ma Bertolini è stato molto forte e si è meritato l'Italiano»
Tutto in un Tricolore, firmato Filippo Fontana: la caduta sul fango al primo giro con il cambio bloccato, lo svantaggio pesante e le chance da medaglia che sembrano presto evaporate, il miracoloso recupero nell'ultima tornata che lo spinge fino all'argento e a sfiorare - gap di appena due secondi – un clamoroso titolo, complice l'esultanza anticipata del neo tricolore Gioele Bertolini.
L'Italiano di cross a Faè di Oderzo va al valtellinese dell'Esercito, ma il 24enne carabiniere di Fregona, tricolore 2023 e 2024, è interprete di una prova tenace e coraggiosa, che permette alla Marca di arricchire l'argenteria: tre secondi posti ieri a Borgo Barattin, grazie anche all'under 23 Beatrice Fontana (sorella di Filippo) e alla junior Giorgia Pellizotti.
«Per come stavo speravo di vincere, ma Bertolini è stato molto forte e si è meritato l'Italiano», commenta Fontana, seguito ieri anche dal ct Daniele Pontoni, «io purtroppo ho commesso un errore fatale al primo giro: al di là della caduta, mi si è inceppato il cambio e ho perso una trentina di secondi, ripartendo con un ritardo importante. I Mondiali in Francia? Vedremo, la mia stagione è imperniata sulla mountain bike».
Bertolini, prima maglia tricolore assoluta e sesta in carriera, allunga a quattro tornate dal termine, liberandosi del veneziano Federico Ceolin (Cingolani), leader nelle battute iniziali e all'arrivo bronzo a 14" (quarto Jakob Dorigoni): «Gara dura, ho impostato il mio ritmo, Ceolin era in giornata e Fontana ha fatto un gran finale», riassume il lombardo di Talamona.
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