Treviso vince con il cuore, battuto il Campodarsego 1-0: la serie C più vicina

Il Treviso torna al successo con un sofferto 1-0 contro il Campodarsego. Gol decisivo di Brigati, poi resistenza in dieci uomini e super Mangiaracina. Biancocelesti a -3 dalla vetta

Andrea Dossi
Il Treviso Calcio batte il Campodarsego
Il Treviso Calcio batte il Campodarsego

Il Treviso fa, disfa e stringe i denti. Così i biancocelesti tornano al successo, con un soffertissimo 1-0 in casa del Campodarsego.

A regalare la prima vittoria a mister Parlato è a metà del primo tempo Brigati (primo gol con il Treviso per lui): dopo tre partite a digiuno, i tre punti di ieri permettono di avvicinare a -3 la capolista Dolomiti Bellunesi che nel mentre è caduta a Villa d’Almè. Archiviata la 30^ giornata, quando mancano 8 partite al termine i giochi per la Serie C si riaprono.

L’inizio del match 

L’espulsione a fine primo tempo di Nunes poteva compromettere la partita, eppure i biancocelesti con il coltello tra i denti (e un Mangiaracina in più) hanno annullato le incursioni dei padroni di casa. Il centro sportivo Gabbiano si riempie, paiono non bastare le gradinate che ospitano oltre mille persone.

Gremite anche le gradinate in ferro, il settore nord dell’impianto, con almeno 250 supporter biancocelesti, molti quelli sistemati nella tribuna centrale, per un esodo di massa a sostegno della squadra. Rispetto a domenica scorsa, Parlato modifica la formazione titolare con 4 elementi (3 se si considera l’11 uscito dal campo al 95’): la novità è Maset che non si vedeva in campo dal 29 gennaio (rifiata Sbampato che fino a ieri era il primo biancoceleste per minutaggio), posizione inedita per Brigati che si sistema a sinistra mentre Valenti trova spazio dietro le due punte.

L’allenatore prova un nuovo vestito, il 3-4-1-2, un sistema di gioco che forse l’omologo Bedin non si aspettava. Il primo tiro del match è di Bailo, Pasquato fa subito vedere che è in giornata: la timida fiamma iniziale dei biancorossi si spegne quasi subito. Il Treviso si affaccia dalla zona di Minozzi all’8’ con una rimessa laterale di Videkon raccolta da Cucciniello, palla in mezzo per Brigati che al volo manca di poco la porta.

Quattro minuti dopo Brigati raccoglie una palla respinta da un corner, allarga a sinistra per Aliu, cross per la testa di Videkon che scheggia l’incrocio dei pali. Al 24’ ancora una rimessa laterale da destra, batte con le mani Videkon verso l’area, immobile la difesa del Campodarsego, così Brigati ha il tempo e lo spazio per coordinare la girata di testa, Minozzi blocca il pallone ma è troppo tardi: aveva già superato la linea di porta. Dopo 263 minuti il Treviso torna a segnare un gol, questo dal sapore speciale perché sembra poter spezzare il periodo negativo.

Partita chiusa e serie C vicina 

Sembra un match in discesa. Sembra. Al primo minuto di recupero del primo tempo Nunes, per un presunto fallo ai danni di Pasquato (che col suo pizzico di esperienza si butta a terra) nella propria trequarti riceve il cartellino giallo.

Solo che mezz’ora prima, per un diverbio su una rimessa proprio con Pasquato, ne aveva rimediato un altro. Al 46’, quindi, il Treviso si ritrova in 10 uomini. Al rientro in campo, Parlato sposta a sinistra Maset, accentra Brigati al fianco di Artioli, toglie Valenti e butta nella mischia Sbampato per abbassare la saracinesca: sembra un 5-3-1 con l’ingresso di Viero per dare ulteriore copertura. Inizia così l’assedio del Campodarsego, magistralmente annullato dalla linea più arretrata dei biancocelesti.

Eppure è il Treviso ad avere la prima occasione della ripresa con Brigati che lancia Aliu sulla linea del fuorigioco a tu per tu con Minozzi, provvidenziale Pasquetto che toglie il pallone in tempo. Cucciniello, da poco ammonito, dà spazio a Baldassar: tutti alle spalle di Aliu per difendere il risultato. Al 69’ Rabbas non trova altra soluzione se non dalla distanza, il Gabbiano rimane col fiato sospeso fino a quando il pallone va di poco oltre il palo.

Ci riprova tre minuti dopo, respinge con i pugni Mangiaracina: comincia così la sua partita, poco dopo blocca un altro pallone insidioso con sicurezza.

Al 78’ Calì è nell’area piccola, ribadisce in porta un cross e Mangiaracina respinge in qualche modo, esultando e prendendosi giustamente gli applausi. Il numero 1 biancoceleste risponde presente anche due minuti dopo: sugli sviluppi di un corner, botta secca di Callegaro, Mangiaracina ribatte coi guantoni. Quei guantoni negano la gioia del gol anche a Guitto.

Al 96’ si può tirare un sospiro di sollievo, comprensibili i crampi dei biancocelesti: il Treviso ha dato tutto e può festeggiare la vittoria con i propri tifosi.

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