Treviso Calcio, ecco il piano di Botter: «Con me si torna tra i professionisti»
L’imprenditore ha presentato l’offerta per il Treviso, visione e grande realismo, poi un partner forte per puntare alla B

Alessandro Botter esce allo scoperto e presenta il programma triennale: «Con me il Treviso torna tra i professionisti». L’imprenditore 51enne ha presentato l’offerta (l’unica pervenuta in via Foscolo) al Consorzio Treviso Siamo Noi per l’acquisizione della maggioranza delle quote del Treviso FC.
Sono cinque gli obiettivi messi sul tavolo: sviluppare la struttura societaria, rafforzare il settore giovanile, ristrutturare il Tenni e ampliare i campi di allenamento, tornare e rimanere tra i professionisti. E l’ultimo: trovare un partner per tentare il salto in Serie B. Ieri sera il Consorzio si è riunito all’Antica Trattoria Agnoletti di Giavera, durante la cena l’attuale vicepresidente del Treviso ha presentato la sua offerta alla platea dei 68 consorziati e agli sponsor. Ora la palla passa a loro, detentori al momento del 100% delle quote del Treviso, per dare il via libera o meno a Botter e concretizzare, così, l’aumento di capitale della società sportiva come deliberato nell’assemblea del 7 marzo.
I punti del programma
«L’idea si basa su cinque punti» ha esordito Botter, dopo aver richiamato l’attenzione dei commensali. Al primo posto c’è lo sviluppo della struttura societaria che al momento conta due dipendenti e qualche figura part-time: «in primis, è essenziale rafforzare il club con persone che lavorino a tempo pieno - spiega il vicepresidente del Treviso - sulla base di quante figure riusciremo ad inserire, saranno valutati quali altri progetti da fare». Il secondo punto riguarda il settore giovanile: «In programma c’è l’aumento del budget - continua Botter - per alzare il livello con l’aumento degli allenamenti e dei tecnici, inserire un’area scouting e fare affiliazioni con società della provincia, il Treviso deve essere fulcro della Marca. Questa l’idea da sviluppare». Il terzo obiettivo riguarda le infrastrutture: «Già in piedi uno studio di fattibilità per il rifacimento del Tenni ed eventualmente dei campi di allenamento».
L’obiettivo Serie C
Rimane, anzi si consolida, la volontà di portare i colori biancocelesti in Serie C: «Se non andremo tra i professionisti al termine di questa stagione, ci riproveremo il prossimo anno - prosegue Botter - Ma se già adesso centriamo l’obiettivo, vogliamo rimanere in Serie C». Il concetto, insomma, è quello di non rivedere più il Treviso in categorie dilettantistiche. Infine, c’è il punto più ambizioso, quello di permettere al club di fare un ulteriore salto in avanti. Ieri sera, vuoi anche per scaramanzia, non lo si è detto ma il programma triennale di Botter strizza l’occhio alla Serie B. «I quattro precedenti punti servono per arrivare al quinto e ultimo del mio programma - conclude Botter - Trovare un partner adeguato che ci porti ad obiettivi maggiori. Nel caso non riuscissi a realizzare in tre anni questo programma, restituisco al Consorzio tutte le mie quote societarie, senza alcun debito e a titolo gratuito».
Gli investimenti
Investimenti? Botter si fa garante a livello economico assieme alla sua holding (al momento sono segretissimi i soci), pur chiedendo supporto al Consorzio con la sua parte, seppur di minoranza. Inoltre, il budget dipende dalla categoria in cui militerà il Treviso: in via ipotetica 1,5 milioni di euro per la Serie D, almeno 4 milioni per sostenere una C senza rischiare di retrocedere. Ora si attende la risposta del Consorzio. Per ora registriamo le parole del presidente Daniele Corrado: «La discussione, oggi, è attorno ad Alessandro. Al momento la Società sportiva è e resta sotto il controllo del Consorzio. C’è molta strada da fare e a guidare l’operazione ci siamo noi».
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