Treviso Basket spreca il match point salvezza e perde a Cremona

Biancocelesti fuori partita, non basta il guizzo nell'ultimo quarto. Ma in coda perdono ancora Pistoia e Scafati

Federico Bettuzzi

No game. Non può essere definita una partita, quella giocata al PalaRadi dalla Nutribullet. Forse il gruppo biancoceleste non ha ancora capito quanto sia vicino il fondo della classifica e quanto sia alto il rischio di scendere. Perché al netto delle difficoltà di Pistoia e di Scafati, il margine è tutt’altro che agevole.

E se si incappa sempre più in pomeriggi o serate ad altissimo tasso di negatività, c’è ben poco da essere ottimisti. In campo si vede quasi soltanto la Vanoli.

Motivata dalla necessità di incamerare punti per distanziare la zona calda, la squadra di coach Brotto gioca con quella determinazione che appartiene a chi sa di avere tutto da perdere. Esattamente le doti che mancano a TvB.

Nei primi sei minuti e quattro secondi coach Frank Vitucci deve utilizzare i due timeout a disposizione: questo perché, oltre alle difficoltà al tiro (2/11 da 3 all’intervallo, 5/22 alla fine), la Nutribullet è preda di errori talmente elementari da sollevare legittimi dubbi.

Ad esempio sulle doti di controllo palla di Mascolo e Macura, che perdono palloni dal palleggio. O sull’utilità di Caroline, che gioca da solo – non una novità, va sottolineato.

In un quadro di desolante disperazione sportiva, l’assenza di Bowman risalta ancor di più perché, senza un elemento che sappia dare imprevedibilità, questa Nutribullet è troppo legata alla regia di Mascolo e alle percentuali di chi non sta dimostrando affidabilità.

Se c’è qualcosa che fa davvero arrabbiare è il fatto che, in teoria, la squadra biancoceleste abbia tutte le armi a disposizione per giocare una partita vera. E lo dimostra in cinque minuti dell’ultimo quarto, quando risale dal -23 (82-59, canestro di Zampini) al -9.

Come? Con un po’ di difesa elementare sugli esterni avversari, con un minimo di attenzione a rimbalzo difensivo, con qualche giocata di rapina e con la concentrazione necessaria per assestare un break di 16-2 che potrebbe riaprire i giochi. Peccato che le ipotesi non si concretizzino là dove mancano sostanza e soprattutto costanza.

È sufficiente una tripla di Willis sul cambio sistematico di Caroline, schierato da centro in uno smallball aggressivo, unita ai soliti errori sui due lati del campo per chiudere definitivamente una partita in realtà mai iniziata. E per consentire alla Vanoli tanto di riprendere quota in classifica quanto di regolare in maniera ampia il doppio confronto.

Sia mai che debba servire. Di chi la colpa di tutto ciò? Pacifico che in molti punteranno il dito sul solo capoallenatore di TvB, il quale non è esente da responsabilità in alcune scelte ma cui non possono essere addebitate le esecuzioni sbagliate dei suoi giocatori.

Vitucci prova comunque a fare qualcosa variando i quintetti, usando come già detto Caroline da 5 tattico, rispolverando Harrison che almeno in lunetta è affidabile – sul piano caratteriale, l’alaskiano invece continua a dimostrarsi deleterio.

Ma se il ferro sputa tiri anche ben costruiti, se la regia è balbettante, se Nikolic, Davis e Willis bombardano di fronte alla difesa molle di chi dovrebbe marcarli, l’allenatore può poco o nulla.

Da Cremona esce una Nutribullet con le ossa a pezzi, col fiato sul collo delle squadre in bagarre. E con un calendario impossibile fino al 27 aprile, giorno del confronto diretto a Scafati che varrà un grosso pezzo di salvezza.

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