Scossa Citroen con la nuova Mehari

Torna la Citroen Mehari ma questa volta e tutta elettrica. Presentata la scorsa settimana a Parigi, l’erede della celebre “spiaggina”, ispirata nel nome a una razza sud-arabica di dromedari da corsa della regione del Mahra e prodotta dal 1968 al 1987 sulla stessa stessa base della Dyane, è stata sviluppata dalla Double Chevron in partnership con la Bolloré: azienda specializzata nella produzione di citycar a impatto zero.
Le strade di città, ma naturalmente anche quelle delle località balneari, saranno infatti il terreno ideale per la nuova E-Méhari: caratterizzata come l’antenata dalla carrozzeria convertibile in plastica, disponibile nelle colorazioni blu, arancione, giallo e beige, e prodotta a partire dalla prossima primavera nello stabilimento Psa di Rennes.
Lunga 381 centimetri, larga 187 e alta 165, la francese proporrà un abitacolo a quattro posti con degli interni impermeabili che potranno essere scelti in beige o rosso arancio e avrà un bagagliaio extra large della capacità di carico espandibile da 200 a 800 litri. Offrirà inoltre una pratica capote in tela removibile con delle ampie ventature, anche questa in diverse tinte e fissata alla scocca tramite un sistema laterale a scomparsa, che permetterà a tutti gli occupanti di viaggiare a cielo aperto.
Riguardo invece alla parte meccanica, derivata da quella della Bolloré Bluesummer, l’arrembante compatta verde sarà equipaggiata sotto al cofano con un piccolo motore elettrico da 68 cavalli in grado di farle raggiungere una velocità massima di 110 chilometri orari. Alimentato da una batteria Lythium Metal Polymer da 30 kWh, questo consentirà nell’uso cittadino un’autonomia della vettura fino a 200 chilometri (100 chilometri nell’utilizzo extraurbano) e richiederà per una ricarica completa degli accumulatori otto ore utilizzando una presa di corrente 16A, oppure 13 ore con una presa da 10A.
«La rinascita della Méhari, che nell’edizione originale ha venduto 145 mila unità nel mondo, non è mirata ad aumentare le vendite della Citroen – hanno commentato gli uomini della Casa d’oltralpe – quanto piuttosto a riportare sulle strade un modello iconico capace di far crescere l’immagine di marca stuzzicando anche il pubblico con un’auto fuori dagli schemi e anticonvenzionale».
La E-Méhari, sarà infatti destinata a collocarsi per fascia di prezzo nel segmento medio delle vetture elettriche (in vendita da marzo con un listino dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 mila euro)e si proporrà come un modello indirizzato alle persone che cercano una vettura “diversa” orientata soprattutto a un utilizzo nel tempo libero come sottolineato dalla silhouette rialzata e dalle diverse protezioni esterne (su passaruota, sotto porta e paraurti) in plastica nera.
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