Prosecco Doc, i playoff partono alla grande: Bergamo spazzato via

Le pantere archiviano la gara uno dei quarti con una vittoria netta sulle lombarde al Palaverde

Alice Chiarot
Il pallonetto di Zhu (Foto Film)
Il pallonetto di Zhu (Foto Film)

La Prosecco Doc Imoco Conegliano vince gara 1 dei quarti di finale dei Playoff scudetto contro il Volley Bergamo con il netto risultato di 3 a 0(25-18,25-11, 25-16). Nel 6+1 gialloblù, Santarelli ha schierato Seki, Gabi, Zhu, Haak, Lubian, Chirichella e De Gennaro, apportando qualche cambio rispetto a quando visto nell’ultima gara di Champions League. Le pantere sono entrate sul taraflex in fiducia dei propri mezzi fin dai primi scambi. A salire sugli scudi, sono state in particolare Zhu e Haak, molto ricercate dalle mani di Seki per l’attacco. I turni in battuta delle pantere hanno dato fiato alle gialloblù che sono riuscite a costruire azioni sempre efficaci e precise, creando un ampio margine nel risultato.

Nel set si sono distinte in particolare Isabelle Haak, capace di alzare per tre volte le mani a muro, e una Marina Lubian in stato di grazia che ha realizzato 5 punti nell’intero parziale. Così come è cominciato il primo set, anche il secondo è stato giocato in scioltezza dalla Prosecco Doc, estremamente efficace in ogni azione del gioco. Nei ventisette minuti di gioco si sono visti due strappi gialloblù, prima quello del 10-5 e poi quello del 16-8 che hanno segnato l’intero andamento del parziale.

Sul finale, è entrata in campo anche la schiacciatrice americana Lanier, che ha impattato bene con il match mettendo a segno cinque punti, fra cui gli ultimi due del set. Favorevole, per le pantere, anche il minor numero di errori rispetto alle proprie avversarie: 3 della Prosecco Doc contro i 9 delle orobiche. Sulla scia dell’entusiasmo è scivolato anche il terzo set, con una Prosecco Doc sempre in sicurezza dei propri mezzi. Dopo un inizio equilibrato, sul taraflex del Palaverde si è vista la maggior efficienza del gioco delle pantere che una volta raggiunto l’11-7 hanno continuato a volare sulle ali dell’entusiasmo ipotecando una prima buona gara.

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