Il presidente Fir Duodo a Mogliano: «Sei Nazioni una boccata d’ossigeno per i conti»

Il numero uno della Federazione Italiana Rugby fotografa la situazione del movimento azzurro: «Ci sono segnali di crescita, c’è senso di appartenenza verso questo sport»

Silvano Focarelli
Andrea Duodo, presidente Fir
Andrea Duodo, presidente Fir

«Una boccata d’ossigeno per la Federazione italiana Rugby, dove ho ereditato una situazione economicamente pesante». Così il presidente federale Andrea Duodo ha fotografato il recente Sei Nazioni per il movimento rugbystico italiano durante la serata di martedì alla Club House del Mogliano Veneto Rugby, organizzata dal Panathlon di Mestre presieduto da Fabrizio Coniglio.

«Ci sono segnali di crescita - ha detto Duodo -. Il rugby piace, c’è un senso di appartenenza e la gente ci sta seguendo, nelle tre gare a Roma sono venuti 200 mila spettatori per un ricavo di 7 milioni e mezzo, un record, di solito si incassava la metà». Idee chiare sul capo allenatore della nazionael, Gonzalo Quesada: «Ha un contratto fino a dopo i Mondiali e lo porterà a termine: noi non siamo quelli che arrivano e fanno epurazioni».

Da commentare ci sono anche i risultati alterni per Benetton e Zebre in URC. «Delle Zebre - ha detto -, squadra a prevalenza italiana, siamo molto soddisfatti: è una franchigia federale di sviluppo e coach Brunello, come faceva nell’under 20, è molto bravo a far squadra ed a lavorare bene con i giovani. Non c’erano mai stati tre successi di fila fra cui due all’estero. Il Benetton è squadra di assoluta qualità ma sconta il gravoso contributo che dà alla Nazionale: in questo senso stiamo studiando il modo di riequilibrare le convocazioni, rafforzando le Zebre ed alleggerendo Treviso. Insomma, cambiando un po’ il sistema per il bene del rugby italiano e cercando di costruire, grazie anche ad Amerino Zatta ed Antonio Pavanello, rapporti più sinergici, cosa che in passato non era mai avvenuta. Certo, avere due sole squadre, a differenza degli altri Paesi, non ci aiuta».

Il presidente Duodo (quarto da sinistra), nella serata a Mogliano
Il presidente Duodo (quarto da sinistra), nella serata a Mogliano

Sul quarto posto dell’under 20: «Siamo ampiamente contenti. Il compito federale è incentivare i club ad avere la propria Accademia, non tutti investono nei giovani. E vorremmo tornare al sistema anche dell’Accademia federale, da dove sono usciti molti dei nostri campioni di oggi». Per questo tornerà Stephen Aboud, il tecnico irlandese che dal 2016 al 2022 era stato in FIR responsabile della formazione di giocatori e allenatori.

Infine sul suo ruolo e il suo lavoro: «Io non sono un presidente-allenatore, devo solo sistemare i conti, avendo ereditato un bilancio preventivo in perdita ed iniziare ad investire. Non sono tipo da palco, da ex rugbista amo stare tra la gente: vivo molto fuori casa e ho una famiglia che ogni tanto mi segue. Dirò che ne è valsa la pena se tra quattro anni avremo raggiunto i risultati che spero».

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