Ciclismo, domenica 16 marzo a Treviso c’è la Popolarissima: ecco il programma
Torna la classica internazionale, arrivata all’edizione numero 108. Sulla linea di partenza 176 corridori per 25 squadre. Confermato il circuito nel centro storico trevigiano

La classica più antica d'Italia? Milano-Torino, prima edizione 1876. Ancor prima del Giro di Lombardia, battezzato nel 1905, o della Sanremo, nata due anni dopo. Nella top ten delle decane, figura pure la Popolarissima, la corsa simbolo di Treviso, il festival dei dilettanti che danno del tu alle volate, l'unico appuntamento italiano ultracentenario nella categoria di chi sogna il professionismo: l'esordio nel 1919, 108 edizioni con la sfida in calendario questa domenica.
L'Internazionale organizzata dalla Trevigiani, il rapporto simbiotico con la comunità già scritto nel nome, vivrà quest'anno anzitutto di un tema: la squadra di casa proverà a spezzare il tabù vittoria, a 10 anni dall'ultimo precedente firmato Rino Gasparrini. E il team di porta San Tomaso inseguirà il colpaccio, scommettendo su un giovanissimo: Riccardo Fabbro, 18enne di Camalò (ma con radici – paterne – nel capoluogo: a San Liberale) ex Spercenigo, darà la caccia al primo sigillo fra gli Under 23 e al primissimo acuto 2025 della formazione biancoceleste. «Fabbro sta bene, è un primo anno e nelle prime volate doveva solo trovare un po' la posizione. Speriamo di salire almeno sul palco d'arrivo», osserva Filippo Rocchetti, direttore sportivo della Trevigiani, cullando quantomeno il podio.
La Popolarissima ha potuto contare quest'anno su 54 candidature a livello di squadre, ma per regolamento potranno partecipare in 25 (176 corridori). Sei le compagini straniere, fra cui le squadre vivaio dell'Astana e Bahrain (ex Team Friuli). Favoriti Lorenzo Ursella della Padovani e Riccardo Uderzo della Solme, già a bersaglio nei primi confronti 2025.
La scorsa edizione fu domata dal triestino Daniel Skerl (Team Friuli), nel 2023 esultò la Colpack con il bergamasco Davide Persico. Il via all'Internazionale Élite-Under 23 verrà dato alle 12.30 da viale Burchiellati-piazza del Grano (presentazione dei team davanti a porta San Tomaso), l'epilogo sotto le mura in viale Fra' Giocondo sarà attorno alle 16.30. Confermato il circuito delle ultime edizioni: 14,1 km dentro e fuori il centro storico, un toboga da ripetere 11 volte per complessivi 174,7 km (nel 2024 si superarono i 48 km/h).
Si aprono due mesi di grandi corse per la Marca, in attesa dell'approdo del Giro d'Italia a fine maggio: in aprile toccherà al Trofeo Piva a Col San Martino, Gp Industria e Commercio a San Vendemiano, Giro del Belvedere a Villa di Villa (giovedì l'annuncio: 19 formazioni all'estero e 15 Paesi rappresentati, l'edizione di Pasquetta 2025 risulterà la più internazionale di sempre).
I cantieri, che insistono in questo periodo nel capoluogo, hanno imposto riunioni extra a organizzatori e amministrazione, nonché asfaltature straordinarie in zona arrivo e viale della Repubblica. «Ringraziamo l'amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata. L'avvicinamento è stato più laborioso del solito, siamo soddisfatti di aver mantenuto il consueto arrivo di viale Fra' Giocondo. Non vinciamo da 10 anni, la nostra speranza è Fabbro», sottolinea Ettore Renato Barzi, presidente della Trevigiani.
Il circuito: da Borgo Mazzini a Borgo Cavalli, poi porta Piave, viale Bixio, viale Vittorio Veneto, viale Brigata Treviso, viale Felissent, strada Cal di Breda, via Ghirlanda, via delle Grave, piccolo tratto di Pontebbana, viale della Repubblica, strada San Pelaio, via Montello, viale Cairoli, viale Oberdan, viale Battisti, via Mura San Teonisto, viale D’Alviano, traguardo in viale Fra' Giocondo.
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