Giulia Pisani: «Questa Conegliano è la più forte di tutti i tempi»
L’ex centrale e commentatrice Rai non ha dubbi: la squadra di Santarelli ha raggiunto un livello di gioco eccezionale che continua a stupire non solo le avversarie, ma anche gli addetti ai lavori

«La Conegliano di quest'anno è la più forte di tutti i tempi». È una bella consacrazione quella che arriva dalle parole di Giulia Pisani, ex centrale e dal 2019 al commentatrice tecnica in Rai, per la Prosecco Doc di Daniele Santarelli che nel pomeriggio di oggi si appresta a giocare gara 2 delle semifinali.
Pisani, cos’è che alza così tanto il livello di questa Prosecco Doc?
«Quest’anno Conegliano ha sostituito Robinson Cook con Gabi, che è una giocatrice di livello superiore. Zhu, in questo momento, sta giocando in maniera perfetta, così come l'avevamo già vista fare anche nel finale dei playoff dello scorso anno con Scandicci. Il suo punto debole è la ricezione, ma avendo accanto la giocatrice brasiliana e De Gennaro ha molto scarico, potendosi concentrare sulla sua fettina di campo e sull'attacco».
Cosa ancora la stupisce di Conegliano?
«Mi sorprende la grande facilità di lettura del gioco avversario, ovvero la fase di break point che è troppo superiore rispetto a quella delle altre squadre. Il gioco delle centrali sempre pronte sul raddoppio a muro, le partenze sempre strette dei laterali e il muro di difesa rendono questa squadra eccezionale».
Secondo lei la classifica di questa regular season cosa ci racconta?
«Penso che rispecchi molto la verità sul valore delle squadre in campo. Vedo Milano al secondo posto: è vero che in questa stagione è stata superiore di un solo punto a Scandicci, sul terzo gradino, ma in questo momento, è una squadra che ha preso un pochino più di consapevolezza e di continuità rispetto ad inizio stagione».
Come, in questi anni, ha visto cambiare i playoff?
«Penso che il livello dei Playoff sia sempre più alto. Credo lo stesso anche del campionato italiano, che in questo momento è quello più forte al mondo. Siamo in un momento in cui, e questo è un dato di fatto, la Challenge è stata vinta da Roma che ha giocato la finale con un'altra squadra italiana. Martedì sera Novara ha vinto l'andata della finale di Coppa Cev contro l'Alba Blaj e poi tre squadre su quattro sono in finale di Champions League. I dati parlano da soli sulla potenza che il nostro campionato ha».
Pensa che possa cambiare qualcosa il fatto che quest’anno si giochi sulle cinque partite e che spiegazione si è data del grande divario nei parziali di gara 1 fra Conegliano e Novara?
«Secondo me può influire. Penso che, in questo momento sia molto dura per la squadra piemontese. Si trova nel bel mezzo di questa fase dei playoff e contemporaneamente sta giocando anche una finale di Cev, è un calendario che le è capitato male. Le energie fisiche e mentali che sta spendendo sono davvero molte. Il livello di Novara non è quello mostrato sabato scorso e mi aspetto un gara 2 più combattuta, soprattutto perché giocheranno in casa. Tuttavia ho visto una Conegliano veramente in grande spolvero, pronta su tutti i fondamentali, molto concentrata con una fase di cambio palla e di break point di altissimo livello. Credo che la squadra di Santarelli non farà passi falsi e punterà così chiudere con tre partite».
E per lo scontro invece fra Milano e Scandicci?
«Mi aspetto una serie abbastanza lunga. Per come è andata gara 1, non sono certa che Milano possa chiudere in tre gare. Scandicci, secondo me, è un pochino in un momento più di flessione in questa fase finale del campionato. Vedo le ragazze un po’ più stanche. Vedo Milano più proiettata verso una finale, ma è tutto da giocare».
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