Basket, TvB batte Varese e torna a far sorridere il Palaverde
Sofferenza fino agli ultimi secondi, dilapidando un + 18. Varese torna sotto, finale al cardiopalma: ma Osi è glaciale

Mamma che fatica, quanto sudore, un sacco di sofferenze e patimenti e dolori fino all'ultima sirena. Signori, un po' di rispetto per le coronarie.
Ma in fondo ne valeva la pena. Ci sono voluti oltre due mesi e mezzo (Brescia) per vedere il Palaverde festeggiare: Varese andava battuta in qualsiasi modo, missione compiuta. Poi bisognerebbe ribadire che questa TvB non riesce assolutamente a liberarsi delle sue infinite remore mentali, incapace di chiudere il match, nemmeno avanti di 18 nel terzo quarto. Però dai, si resta a galla, al momento il resto conta poco.
Bowman e Gray in campo regolarmente: il Bardo avrebbe commentato “Tanto rumore per nulla”. Il rumore, e tanto, lo fa il Palaverde a sostegno di una squadra che ne ha estremo bisogno. Anche perché si perde presto nelle sue solite lunghe azioni arzigogolate, da cui non possono nascere che forzature, per non parlare poi dell’1/4 ai liberi: 8-14 al 5’ e meno male che Olisevicius fa 3/3 da tre.
Varese, lo si sapeva, difende solo in area (3/12 di Treviso da due, e 4/6 da tre nel primo quarto) per poi fare il classico passing game e tirando subito, preferibilmente da tre e dall’angolo: la matrice è questa dai tempi di Galbiati ma TvB stenta a capirlo.

Ma con Torresani al posto di Mascolo qualcosa di meglio si inizia a vedere, anche se resta sempre una eccessiva fretta ed anzi frenesia (vero Bowman?), quasi che la squadra dovesse dimostrare chissà cosa. Giocando abbastanza male entrambe, non si riescono a vedere break di sorta, in campo regna tanta tensione ed agonismo, oltre che confusione. E nessuno che riesca a mettere un po’di ordine. Fanno canestro soprattutto in due, Olisevicius (16 punti in 14 minuti, già eguagliata la sua media stagionale) e Macura, dall’altra parte Hands si diverte un sacco con i suoi uno contro uno ed Alviti, ma certo, è un martello dai 6.75. Il tecnico a Macura conferma i nervi a fior di pelle, come l’1/6 (sic) di Mascolo nei liberi.
Il riposo lungo a volte rinfresca le idee e ridà vigore: la Nutribullet finalmente esplode e fa esplodere il Palaverde, in senso buono, ad inizio ripresa, si arrampica fino al 65-48 (anche Caroline fa gol) del 27’ , con un perentorio 15-0. E la ricetta è sempre la solita: aggressività dietro, poi davanti qualcosa succede.

Però succede anche che Varese reagisca mettendo tre bombe di fila, due di Alviti, mentre la curva Sud ha, diciamo, parole di critica verso la propria dirigenza. E qui, nel momento di metterla in cassaforte, i nostri si inceppano di nuovo: chiaro segnale di labilità mentale. 67-65, break di 17-2 ed alla mezzora è tutto da rifare.
Treviso poi riprende un +7 ma ricade preda delle proprie paure, fra cui quella di vincere. Varese arriva a -1 al 34’ col solito Alviti, fifa blu al Palaverde, quindi +6 TvB ma soffrire bisogna, sempre e comunque. Varese, se non spara da tre, va sempre uno contro uno, la bomba centrale di Macura procura il +8 al 37’.
Ma quanto volete che duri? Mascolo fa antisportivo su Mitrou-Long e a -92” siamo 82-80 con Bradford che fallisce il sorpasso. Salvifico il tap in di Macura su errore di Mascolo, ma a -37” siamo ancora a +3. Bowman in dolce lay up centrale: +4 a -18”. Però c’è sempre Alviti: +2 a -15”. Osi in lunetta li deve mettere entrambi: ubbidisce. Segna Librizzi, poi il lituano rischia di perdere palla ma non la perde. E finalmente è finita. —
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