La resa dei conti nel Partito Democratico, tra critiche, mea culpa e nuove prospettive

Una direzione fiume per analizzare la sconfitta elettorale del Partito Democratico. In seguito alla relazione del segretario Enrico Letta, si sono alternati in rapida successione interventi tra chi ha invocato un cambio di rotta e chi ha criticato la campagna elettorale. "Siamo diventati l'idraulico del Paese e questo non è spendibile", afferma Anna Ascani, mentre Alessia Morani, molto dura nel suo intervento, spiega come il Pd si sia presentato "a mani nude all'appuntamento con la storia". "Il futuro è nelle nostre mani, abbiamo due strade: un gattopardismo doroteo o una visione strategica. Se scegliamo la prima strada è la morte del Partito Democratico", sottolinea Luigi Zanda chiudendo il suo intervento. L'ARTICOLO Pd, nervi tesi in direzione. Cuppi: "Partito maschilista e dominato da correnti"

di Luca Pellegrini

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