Il tradimento incide (anche) sulla reputazione di chi lo subisce: ex marito condannato a pagare 10 mila euro

La sentenza a Treviso. Un uomo, titolare di una scuola di ballo con la moglie, avrebbe intrattenuto rapporti con un'allieva di cui tutto l'ambiente, progressivamente, era venuto a conoscenza

La sentenza in tribunale a Treviso
La sentenza in tribunale a Treviso

Un 50enne di Treviso è stato condannato dalla magistratura a versare un risarcimento di 10mila euro per "danni a diritti costituzionalmente garantiti" a favore della ex moglie, a causa della lesione "alla dignità personale e professionale, all'immagine, all'onorabilità e alla salute" patita a causa di del tradimento dell'uomo con una collega.

La vicenda è iniziata nel 2009, quando l'uomo, che con la moglie gestiva una nota scuola di ballo, avrebbe intrattenuto rapporti con un'allieva di cui tutto l'ambiente, progressivamente, era venuto a conoscenza.

La circostanza si sarebbe tradotta in pettegolezzi e atteggiamenti di scherno verso la moglie che dopo aver scoperto il tradimento, oltre a procedere con la separazione, avrebbe denunciato l'ex consorte per la lesione di sfere dei diritti della persona tutelati dalla Costituzione.

Ottenendo ragione, dato che i giudici hanno riconosciuto che "la diffusione di notizie relative a una relazione extraconiugale in un ambiente ristretto ma rilevante per la vita personale e lavorativa del coniuge tradito possa avere conseguenze negative concrete sulla sua serenità e sulla sua reputazione come persona".

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