Ikea e Feltrinelli, dipendenti in sciopero: ecco quando e perché
Sabato 15 marzo la mobilitazione nel megastore svedese per il contratto integrativo, lunedì 17 marzo la protesta nelle storiche librerie per le politiche nei confronti dei lavoratori

Stagione di scioperi nella grande distribuzione a Padova, con molti dipendenti sul piede di guerra. La Filcams Cgil, unitamente alle altre sigle sindacali, Fisascat Cisl e Uil TuCS, ha infatti proclamato due giornate di sciopero in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo che regola i rapporti di lavoro all’interno di due realtà commerciali di grande rilevanza anche nel territorio cittadino: Ikea e Librerie Feltrinelli.
Il 15 marzo sciopero all’Ikea
Sabato 15 marzo, i lavoratori e le lavoratrici di Ikea incroceranno le braccia dopo la rottura del tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo che ha portato i dipendenti a proclamare lo stato di agitazione e a decidere di scioperare.
«Purtroppo – dice Cristian Vicoletti, funzionario della Filcams Cgil di Padova – dopo oltre un anno e mezzo di contrattazioni la multinazionale svedese non intende accogliere nessuna delle nostre proposte e fare nulla per migliorare un contratto che quando fu firmato, nel lontano 2015, era già peggiorativo rispetto a quello precedente. In tutto questo tempo abbiamo cercato di migliorarlo, soprattutto in tre ambiti: per ciò che concerne la professionalità che l’azienda vorrebbe rivedere per i dipendenti che svolgono alcune mansioni, oggi previste dal contratto integrativo; sulla differenza salariale tra i nuovi assunti e i vecchi assunti, oggi presente, che vorremmo cancellare e l’obbligatorietà a lavorare nelle festività nazionali che l’azienda vuole imporre. Si badi bene: non l’obbligo a lavorare di domenica, quello c’è già, ma di dover essere a disposizione in particolari date coincidenti con delle Feste Nazionali, per esempio il 25 aprile, il 1° maggio e via così. A livello nazionale la protesta si concentrerà a Milano, Roma e Napoli ma anche noi faremo in mattinata un presidio davanti al magazzino di Padova Est».
Il 17 marzo sciopero alle Librerie Feltrinelli
Lunedì 17 marzo sarà invece la volta delle librerie Feltrinelli, dove le lavoratrici e i lavoratori sciopereranno per la decisione dell’azienda di rivedere le proprie politiche, in senso restrittivo, in tema di buoni pasto e premi di risultato.
«Uno sciopero – conferma Cristian Vicoletti – resosi inevitabile per la chiusura dell’azienda ad ogni nostro tentativo ad un dialogo costruttivo e che cade il giorno in cui si svolgerà la Convention Aziendale di Feltrinelli che celebrerà i 70 anni di storia della casa editrice, un traguardo importante sia sotto il profilo sociale che culturale. La scelta del giorno della protesta non è stata certo casuale: nel giorno in cui i vertici aziendali si riuniranno e discuteranno del futuro della società, le lavoratrici e i lavoratori che con il loro impegno, tempo e professionalità permettono il funzionamento delle librerie, si fermeranno per chiedere rispetto e risposte perché non si può celebrare la propria storia trascurando i diritti di chi l’ha resa possibile».
Le lotte dei lavoratori
«Si tratta di due vertenze che partono da situazioni e motivazioni diverse – conclude Cristian Vicoletti – e che, seppur riguardano due realtà che a Padova hanno un peso differente (Ikea ha circa 400 dipendenti, Feltrinelli circa 25), hanno un elemento comune: in entrambe le vertenze le lavoratrici e i lavoratori lottano per le proprie condizioni di lavoro e non intendono cedere davanti a una gestione aziendale che spesso non ascolta le loro esigenze. Ecco perché chiediamo a Ikea e a Feltrinelli di tornare a sedersi al tavolo delle trattative e di rispettare i diritti dei lavoratori, in modo da evitare ulteriori conflitti che, alla fine, danneggiano sia chi lavora che l’immagine stessa delle aziende costruita faticosamente negli anni. Altrimenti, valuteremo e inaspriremo tutte le azioni opportune per modificare le scelte aziendali a tutela dei diritti di tutti i dipendenti di Ikea e Feltrinelli affinché si raggiunga un’intesa dignitosa per gli stessi».
La nota ufficiale di Ikea
IKEA conferma che, purtroppo, le negoziazioni relative al rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale si sono interrotte dopo una lunga e importante trattativa, avendo appreso che le Organizzazioni Sindacali hanno ritenuto non soddisfacente la proposta aziendale presentata.
Pur nel rispetto delle decisioni dei sindacati, siamo dispiaciuti dell’esito riscontrato, in quanto l’impegno dell’Azienda era volto a migliorare ulteriormente le condizioni economiche già riconosciute a tutti i co-worker dall’attuale Contratto Integrativo con interventi sia sul versante del welfare che delle maggiorazioni, in IKEA già ampiamente migliorative rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale.
In particolare, la proposta di IKEA intendeva incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e creare un premio uguale e inclusivo accessibile a tutti i co-worker, con un significativo aumento degli importi: ad esempio per un addetto vendita full time l’importo del premio avrebbe superato i €2.000 lordi. Inoltre, sarebbero stati previsti maggiori investimenti in formazione per sostenere i percorsi di sviluppo dei co-worker attraverso l’accrescimento delle competenze specialistiche, e l’introduzione di un importo annuale per tutti i lavoratori da poter spendere su una piattaforma di welfare in beni o servizi. Infine, la nostra proposta comprendeva ulteriori benefit innovativi quali un supporto alle persone che accedono a percorsi di procreazione medicalmente assistita o nei confronti di co-worker che intraprendono percorsi di transizione di genere.
IKEA ribadisce di non aver proposto alcun peggioramento rispetto a quanto già riconosciuto dalle normativa e dal Contratto Integrativo vigente. In tal senso, ad applicare il Contratto Integrativo vigente e con esso tutti i benefici in esso previsti. Infine, per quanto riguarda le aperture dei nuovi formati (PAOP), IKEA ribadisce che si tratta di formati innovativi che consentono di essere più vicini alle esigenze dei clienti e precisiamo che all’interno degli stessi tutti i diritti sindacali previsti dalla normativa vigente sono garantiti.
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