Riparte la nuova regionale 10, Zaia: «Arriveremo a Legnago»

Ruspe di nuovo al lavoro nel cantiere fermo dall’agosto del 2007 a Santa Margherita d’Adige. Il presidente del Veneto: «La volontà è di collegare la pianura veronese a quella padovana»

Nicola Cesaro
Dal 24 febbraio riparte il cantiere della Regionale 10
Dal 24 febbraio riparte il cantiere della Regionale 10

Diciassette anni dopo il cantiere è ripartito. La nuova regionale 10 rimasta ferma dall’agosto 2007 a Carceri ha visto riaccendere lunedì 24 febbraio mattina le ruspe, nell'area industriale di Santa Margherita d'Adige, alla presenza del presidente veneto Luca Zaia e della vice Elisa De Berti, ma anche di tantissimi sindaci e cittadini del territorio, segno che l'opera è una necessità attesa per quest'area. Il primo colpo di benna è arrivato proprio da Zaia, caschetto in testa e alla guida della simbolica ruspa.

Nuova regionale 10, Zaia dà il primo colpo di benna per la ripartenza del cantiere

La promessa di Zaia

E non è mancata la promessa: «Questi 6,5 chilometri sono il presupposto per completare l'opera», ha assicurato Zaia, «Non realizzarla sarebbe una tragedia: questa prima pietra segna la volontà di collegare la Pianura Veronese e la Pianura Padovana, basta chiamarla Bassa».

Quello che si apre è infatti solo un completamento parziale dell'opera, pensata inizialmente, quasi mezzo secolo fa, per collegare Monselice a Legnago.

La storia

Vale la pena ricordare la storia di quest’infrastruttura e soprattutto quello che si andrà a fare da qui ai prossimi mesi. Partiamo proprio da qui: si andrà a realizzare il primo stralcio della strada che va da Borgo Veneto a Ponso, terminato il quale si procederà con il tratto che da Ponso porta a Carceri.

Concretamente, a lavori conclusi si potrà percorrere una strada che dalla A31 Valdastico Sud (casello di Santa Margherita d’Adige) porta all’attuale svincolo della nuova regionale 10 (o nuova Padana Inferiore, o Sr 10 var che dir si voglia) a Carceri (quello realizzato nel 2007), e si collegherà idealmente l’A31 all’A13 Padova-Bologna, visto che nel suo complesso l’arteria porta fino a Monselice, all’innesto con A13 e Monselice-mare.

Si tratta di 6,5 chilometri di strada, che costeranno poco più di 165 milioni di euro: 89,7 milioni il costo da Borgo Veneto a Ponso, 75,3 quelli che serviranno per l’ultimo pezzo. I lavori sono affidati alla trevigiana Carron Angelo spa; per il primo lotto dureranno 470 giorni. Tecnicamente parlando, quella che va nascendo sarà una strada extraurbana a doppio senso di marcia con due corsie da 3,75 metri (erano quattro, anni fa, nei primi progetti) e banchine laterali pavimentate da 1,50 metri.

Il progetto

La nuova regionale 10 doveva infatti collegare Monselice a Legnago, dunque al Veronese. L'intero progetto costa, ultima stima confermata ieri, quasi 1,2 miliardi di euro. Cifra importante, che ha portato non a caso a procedere per lotti e stralci e, oggi, a prevedere solo il tratto Borgo Veneto-Carceri.

La storia di questa strada è stata d’altra parte quanto mai turbolenta, e non senza colpi di scena. Su tutti il naufragato coinvolgimento dei privati, chiamati a realizzare l’opera attraverso un project financing da oltre 250 milioni di euro: la cordata di imprese (che era stata individuata) avrebbe progettato, realizzato e gestito la nuova Sr 10 facendo però pagare il pedaggio agli automobilisti. Lo sdegno di amministratori e residenti aveva portato a rivedere questa scelta, anche se solo parzialmente: pedaggio obbligato agli utenti, sconto o passaggio gratuito per i residenti. Il compromesso non è tuttavia stato necessario, visto che i privati a un certo punto si sono ritirati.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso