Pd Veneto, proposta di legge per togliere la finestra elettorale primaverile

Camani: «È vergognoso trascinare la regione in questa situazione, solo per i destini personali del presidente uscente»

Una proposta di modifica della legge elettorale regionale per il Veneto, con l'eliminazione della "finestra" primaverile che andrebbe a confliggere con la normativa nazionale, è stata depositata dal Gruppo del Pd al Consiglio regionale. Lo rende noto la capogruppo Vanessa Camani, dopo che nei giorni scorsi era stato sottolineato un probabile conflitto tra le due normative, con la possibilità, indicata dal presidente Luca Zaia, di far slittare le prossime regionali a primavera 2026 anziché nel prossimo autunno.

«È davvero vergognoso - sostiene Camani in una nota - trascinare il Veneto in questa situazione, solo ed esclusivamente per i destini personali del presidente uscente. Ho rinnovato oggi in aula di Consiglio, dopo la richiesta scritta già messa agli atti, l'invito al presidente Zaia a riferire su come intenda procedere in merito all'indizione delle prossime elezioni regionali. Il clima di incertezza che si è creato a causa dell'ambiguità del presidente, è incompatibile con la prevedibilità necessaria che deve accompagnare le scadenze elettorali. Un'ambiguità aggravata dalle dichiarazioni del ministro dell'Interno, che ha aperto alla possibilità di tenere le consultazioni nella primavera 2026, e da quelle del ministro Calderoli, che alludono - puntualizza - a una richiesta ufficiale di Zaia al Governo per prorogare la legislatura regionale».

Secondo la capogruppo dem si tratta di «una situazione conflittuale con la Costituzione e la legge nazionale, che assegnano indiscutibilmente allo Stato la competenza esclusiva nella definizione della durata degli organi elettivi regionali. Serve invece chiarezza e certezza, nel rispetto delle scadenze istituzionali che non possono essere piegate ad opportunismi di parte. Solo in Veneto e solo per Zaia - conclude - a pochi mesi dalla naturale scadenza, non abbiamo certezza sulla data del voto». 

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