La padrona ha un malore, il cane eroe “chiama” i soccorsi

E’ successo a Treviso. La polizia durante un servizio di pattuglia ha sentito l’Amstaff, di nome Mia, abbaiare in modo insolito, come volesse richiamare l’attenzione. La donna è stata presa in cura dai sanitari

Rossana Santolin
L'Amstaff Mia (foto Macca)
L'Amstaff Mia (foto Macca)

Cane eroe salva la vita alla padrona colta da un malore. È accaduto mercoledì sera, 5 febbraio, in strada Ovest a Treviso: durante un servizio di pattuglia, gli agenti della polizia di Stato hanno notato un cane di grossa taglia che abbaiava in modo insolito, come a voler richiamare l'attenzione dei passanti.

 

I poliziotti si sono avvicinati e hanno seguito il cane, un Amstaff, che li ha condotti al parcheggio lungo la strada, dove si trovava distesa a terra, la signora Egle, di mezza età, colta da un calo glicemico. 

 

Mia è un Amstaff di tre anni e non si separa mai dalla sua padrona, una settantenne trevigiana. Quando Egle si è accasciata a terra, la cagnolina ha iniziato ad abbaiare senza sosta, fino a che non ha catturato l’attenzione degli equipaggi della Questura di Treviso, in quel momento affiancati dagli agenti del reparto Prevenzione Crimine di Padova.

Il cane ha condotto i poliziotti da Egle, riversa a terra in stato di semi incoscienza in un parcheggio ai margini della carreggiata, ma in un punto seminascosto dove sarebbe stato difficile individuarla. 

«Dov’è Mia?», ha chiesto Egle non appena ha riacquistato le forze e prima di realizzare che la sua cagnolina non l’aveva abbandonata un istante. Anche quando era fra le mani dei medici non l’ha lasciata un secondo. Il marito della signora, accorso nel frattempo, l’ha presa di peso per farla scendere dall’ambulanza. 

«Non so dire quanto sia rimasta a terra-racconta la donna ripercorrendo le fasi di questa storia che, grazie al suo dolcissimo Amstaff, può dirsi a lieto fine-Dieci minuti, o forse un’ora. So solo che eravamo usciti per la solita passeggiata serale quando ho perso i sensi. Da quel momento ho solo immagini sconnesse: Mia che abbaiava e poi l’arrivo degli agenti che sono andata a ringraziare personalmente in questura per essermi stati accanto e soprattutto per aver saputo cogliere il segnale d’allarme del mio cane che appartiene ad una razza che di primo acchito può intimorire. Gli agenti avrebbero potuto reagire in tutt’altro modo, invece l’hanno assecondata», conclude accarezzano il musetto bianco e nero, imperlato da due occhioni vivaci. 

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