Furto da 100 mila euro al Duca d’Aosta a Padova, identificato il ladro con i guanti bianchi

La Polizia ha individuato il responsabile del maxi colpo nella boutique di lusso in via San Fermo. Un complice faceva da palo, un terzo uomo accusato di ricettazione: doveva portare il bottino all’estero

Il ladro immortalato durante il colpo al Duca d'Aosta
Il ladro immortalato durante il colpo al Duca d'Aosta

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno identificato il responsabile del furto avvenuto nella notte del 9 dicembre 2023 nella boutique Duca d’Aosta di via San Fermo a Padova.

Si tratta di un cittadino serbo di 50 anni, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza mentre infrangeva la vetrina del negozio e asportava borse griffate, occhiali e accessori di marca per un valore di circa 100.000 euro.

Ecco il ladro mentre svaligia la boutique Duca d'Aosta a Padova

La dinamica del furto

Dai filmati acquisiti si nota l’uomo, vestito con un giubbotto lungo scuro e una coppola in testa, arrivare a piedi davanti al negozio con due borsoni. Con l’ausilio di uno smerigliatore a batteria, ha creato un varco nella vetrina, sufficiente per introdursi all’interno del locale. In pochi secondi ha riempito i borsoni con gli articoli più pregiati e si è allontanato a piedi.

Attraverso l’analisi delle immagini di numerose telecamere della zona, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il suo percorso fino a un’auto parcheggiata a qualche centinaio di metri, sulla quale è salito dopo essersi cambiato il giubbotto.

L’auto, risultata noleggiata, non era di sua proprietà e non aveva targa italiana, un accorgimento adottato per eludere le indagini.

Indagini e arresto

Seguendo i movimenti del veicolo e grazie ad accertamenti tecnici, gli investigatori hanno identificato il sospettato, già noto per furti simili in tutto il Nord Italia.

Inoltre, dalle indagini è emersa la presenza di un complice, un 45enne serbo pregiudicato per furti con il medesimo modus operandi. Questo secondo soggetto, giunto a Padova solo per quella notte, aveva il compito di fare da “palo”, rimanendo nelle vicinanze con una seconda auto noleggiata, pronto a segnalare eventuali interventi delle forze dell’ordine.

I due serbi, prima di essere formalmente identificati per il colpo alla boutique di Padova, sono stati arrestati il 28 gennaio a Firenze mentre tentavano un altro furto in una boutique del centro storico. Attualmente si trovano detenuti nella casa circondariale di Firenze.

Il terzo uomo e la rete di ricettazione

Durante il proseguimento delle indagini, gli agenti hanno individuato un terzo complice, un 60enne serbo, con precedenti per ricettazione e utilizzo indebito di carte di credito.

Quest’ultimo aveva il compito di trasportare all’estero la merce rubata. Il giorno dopo il furto, ha ricevuto due valigie chiuse con lucchetti, consegnate dai ladri, e le ha trasportate in Serbia durante uno dei suoi viaggi settimanali con il proprio furgone.

Nel corso di una perquisizione domiciliare nella sua abitazione in provincia di Vicenza, gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sequestrato 250 stecche di sigarette di provenienza serba, per un peso complessivo di oltre 60 kg, destinate al mercato nero italiano. Per questo motivo, l’uomo è stato anche denunciato per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Padova, ha portato alla denuncia dei tre cittadini serbi per furto aggravato in concorso.

 

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