Venduti 200 mila biglietti per i concerti estivi a Padova: «Arena, decidere presto»
Arzenton, Zabeo e Cristofoli, soci di Zed, raccontano i prossimi appuntamenti: «L’indotto per la città è milionario, a Padova ora manca solo un tassello»

Sono passati esattamente 25 anni da quel primo concerto di Luciano Ligabue allo stadio Euganeo. E il 2025 si appresta a essere un’estate straordinaria per lo spettacolo dal vivo a Padova con 7 concerti in programma all’Euganeo e altri 5 nell’arena di Piazzola sul Brenta. Sono oltre 200 mila i biglietti già venduti e si va verso una sfilza di sold out. Con una ricaduta economica per la città che supera i 20 milioni di euro, tra prenotazioni alberghiere, ristorazione, trasporti e visite turistiche.
«Avremo pubblico da tutto il mondo, abbiamo venduto biglietti anche negli Stati Uniti, in Australia, in Brasile, Argentina e Taiwan, tanto per citarne alcuni», spiegano Valeria Arzenton, Diego Zabeo e Daniele Cristofoli, i tre soci che con la Zed da anni sono protagonisti del business dello spettacolo dal vivo a Nord Est.
Padova al centro
E Padova resta al centro del progetto di Zed, un luogo logisticamente perfetto per i concerti. Come dimostrano i nomi già annunciati per i mesi estivi: da Zucchero (premiato con una medaglia della città dal sindaco Giordani pochi giorni fa) a Cremonini e Mengoni, fino alle star internazionali come Imagine Dragons, Iron Maiden e The Who. E, sempre restando in tema di eventi estivi, lo spettacolo raddoppia con l’arena che Zed realizza nella suggestiva location di villa Contarini a Piazzola sul Brenta.
«Per noi è un “salotto estivo” al quale siamo estremamente affezionati, un po’ come trasferire in una meravigliosa cornice all’aperto il Gran Teatro Geox», raccontano Arzenton e Zabeo. Una cornice in grado di ospitare piccole “chicche” come Roberto Vecchioni, Ben Harper e i Cccp, così come i trapper del momento, amatissimi dai ragazzi come Guè e Baby Gang.
I concerti estivi
«In estate fare concerti in città è molto complicato: i tempi sono limitati perché ad agosto tutto si svuota, la concorrenza è fortissima, c’è il rischio maltempo – raccontano gli organizzatori – Ma per noi sono ancora più rilevanti gli altri 11 mesi di lavoro ordinario, fatto di mille sfaccettature necessarie a rendere possibili sì questi grandi spettacoli allo stadio, ma anche tutti quelli che si svolgono nel corso dell’anno tra Geox e Kioene Arena. È importante infatti sottolineare che Padova può contare su un turismo culturale continuo tutto l’anno, con un conseguente importante indotto sul territorio. E senza il lavoro invernale indoor e le competenze e credibilità acquisite grazie ad esso, difficilmente ci sarebbero i grandi concerti all’Euganeo».
Fondamentale è la sinergia tra le varie realtà territoriali: «È il nostro sogno – spiegano i soci di Zed – Immaginiamo quanto sarebbe bello per uno spettatore avere diritto ad uno sconto per musei, trasporti, ristoranti, hotel. La città può diventare così essa stessa parte dell’evento, come avviene all’estero in occasione dell’Eurovision Song Contest, ma anche in Italia con Sanremo».
Certo servirebbe un coordinamento con tutti gli attori del territorio: «Non è facile, anche solo per una questione di tempo disponibile, ma continuiamo a crederci».
E c’è infine l’incognita sicurezza: «Servono ingenti sforzi organizzativi, con il coinvolgimento delle massime autorità e forze dell’ordine territoriali. Noi riteniamo di essere molto fortunati perché abbiamo degli interlocutori altamente qualificati e collaborativi».
L’Arena della musica
Il sogno più grande però è quello dell’Arena della musica, un luogo concepito e realizzato appositamente per gli spettacoli dal vivo: «A Padova il tassello mancante è un’arena indoor, una struttura intermedia tra palazzetto e stadio, con una capienza per concerti di almeno 10 mila posti», spiega Valeria Arzenton.
L’ipotesi è di utilizzare il padiglione 8 della fiera, ma una decisione non è ancora arrivata e la concorrenza inizia ad essere forte, a partire dall’arena in costruzione al Bosco dello sport di Venezia: «Ovviamente la città farebbe bene a prendere presto una decisione – chiudono i tre soci di Zed – Non dipende da noi, che ovviamente seguiamo con interesse quello che sta succedendo riguardo all’arena, anche con riferimento agli spazi fieristici. Sappiamo che l’amministrazione sta valutando questo spazio della Fiera: noi non possiamo che dire che si tratta di un’opzione interessante e che, qualora ci fossero degli sviluppi, come auspichiamo, saremo pronti a valutare il da farsi».
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