Delitto Ceschin: “Ci ha pagati l’ex marito per uccidere la moglie”

Confessione totale di Joel Luciano Lorenzo che lancia un appello al fratello complice: “Confessa anche tu e togliti questo peso come ho fatto io”

Marco Filippi
Enzo Lorenzon, l'imprenditore accusato di essere il mandante dell’omicidio di Margherita Ceschin, sua ex moglie
Enzo Lorenzon, l'imprenditore accusato di essere il mandante dell’omicidio di Margherita Ceschin, sua ex moglie

Confessione totale di Joel Luciano Lorenzo, 26 anni, il dominicano che fece parte del terzetto che la sera  del 23 giugno 2023 prese parte alla spedizione punitiva sfociata nell’assassinio di Margherita Ceschin, la pensionata di 72 anni, uccisa nel suo appartamento di via 28 Aprile a Conegliano. Dopo le prime ammissioni, un mese fa, senza fare nomi, nel primo interrogatorio in cui manifestò l’intenzione di collaborare, nella giornata di ieri, il giovane dominicano, una delle sei persone coinvolte nell’inchiesta, ha fatto nomi e cognomi precisando, davanti al pubblico ministero Michele Permunian, titolare del caso, i ruoli di ognuno. “E’ stato Enzo Lorenzon – ha raccontato agli investigatori – a pagare il sicario Mateo Garcia, arrivato dalla Spagna, per uccidere la moglie. E a mio fratello, Sergio Antonio Luciano, che ha organizzato il delitto, oltre al denaro aveva promesso un immobile di sua proprietà a Ponte di Piave”.

La confessione di Joel, resa ieri in lacrime, potrebbe ora rappresentare una svolta nelle indagini e anche nel processo in corso a carico degli altri cinque imputati. A processo, ci sono cinque persone: oltre all’ex marito della vittima, Enzo Lorenzon (difeso dall’avvocato Fabio Crea), ci sono i dominicani Sergio Antonio Luciano Lorenzo, 39 anni (avvocato Mauro Serpico), sicario e organizzatore dell’omicidio, e Juan Maria Beltre Guzman, 42 anni,  intermediario (avvocato Crea), Kendy Maria Rodriguez (difesa dall’avvocato Marcello Stellin) intermediaria, e l’esecutore materiale del delitto Josè Luis  Mateo Garcia (avvocato Serpico). Al termine dell’interrogatorio di ieri, Joel ha lanciato un appello al fratello, affinché anche lui si penta e confessi.Oltre al fratello della vittima, Paolo Ceschin (assistito dall’avvocato Aloma Piazza), si è costituita solo una delle due figlie della coppia, Elisabetta Lorenzon (assistita dall’avvocato Laura Pellegrino del foro di Padova). Per la procura e il pubblico ministero Michele Perminian, che ha lavorato incessantemente sul caso, la confessione di Joel potrebbe rappresentare una pietra tombale sul processo. L’avvocato Nicola Rinaldi del foro di Vicenza che assiste Joel Luciano Lorenzo, assieme alla collega Paola Isaia, commenta: “Sono fiero del passo fatto dal mio cliente, che ha avuto il coraggio, nonostante un clima difficile, di fare emergere la verità su un fatto così grave. Spero che con questa sua confessione possa in futuro ritrovare serenità e riabilitarsi nella società dopo aver saldato il conto con la giustizia”.

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