Crocetta del Montello, 3mila euro per la cittadinanza: l’indagine della Finanza

Il sistema fraudolento includeva false dichiarazioni di residenza e assistenza burocratica. Ogni richiedente pagava circa 3 mila euro per ottenere la cittadinanza

Elia Cavarzan
Un militare della Guardia di Finanza (foto archivio)
Un militare della Guardia di Finanza (foto archivio)

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso, sul comune di Crocetta del Montello ha coinvolto 10 persone, tra cui 7 titolari di agenzie d’affari e 3 agenti della polizia locale di Crocetta del Montello.

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Secondo quanto emerso, gli indagati avrebbero prodotto false dichiarazioni di residenza per facilitare l’ottenimento della cittadinanza italiana ai richiedenti. Il sistema era basato sull’organizzazione logistica e burocratica per far sembrare che i brasiliani risiedessero effettivamente nel comune di Crocetta del Montello, anche se vi soggiornavano solo pochi giorni.

Tremila euro per il servizio

Le agenzie coinvolte gestivano l’intera procedura, fornendo ospitalità temporanea in appartamenti situati nel comune e istruendo i connazionali sulle dichiarazioni da rilasciare ai funzionari pubblici. In cambio di questi “servizi”, ogni richiedente pagava circa 3 mila euro.

Il piano prevedeva che, una volta ottenuta la cittadinanza e i documenti italiani, i neo-cittadini cambiassero rapidamente residenza per consentire ad altri brasiliani di subentrare negli alloggi. Questo ha permesso di perpetuare ciclicamente la frode.

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L’operazione della Guardia di Finanza ha mirato a garantire la correttezza delle procedure di concessione della cittadinanza, prevenendo abusi e tutelando l’uso delle risorse pubbliche destinate a coloro che ne hanno diritto.

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