Maxi concorso per infermieri: tremila candidati per 640 posti

Quasi 3 mila partecipanti alla Kioene Arena Lanzarin: «In diminuzione». Stivali: «E c’è chi già lavora»

PADOVA - CONCORSO INFERMIERI AL KIOENE, ressa di candidati , coda, code, fila, file, partecipanti
PADOVA - CONCORSO INFERMIERI AL KIOENE, ressa di candidati , coda, code, fila, file, partecipanti

Quasi 3 mila persone domani a Padova per uno dei più importanti concorsi banditi dalla sanità veneta: 640 posti per infermieri da destinare a tutto il territorio regionale.

Un passo importante per affrontare l’emergenza personale che interessa da tempo gli ospedali, una boccata d’ossigeno per reparti costretti a misurarsi con una ormai strutturale mancanza di organico. Ma c’è un ma. Il numero dei partecipanti, pur molto alto, non raggiunge i picchi del passato: basti pensare che nel 2020, per 190 posti, si erano presentati in oltre 5 mila.

Insomma la crisi della professione infermieristica, con tutto quello che ne consegue in termini di mancanza di personale, si vede già da qui, dai concorsisti. Tanto da far preoccupare anche l’assessora alla Sanità Manuela Lanzarin: «Rispetto a precedenti bandi», spiega, «ci sono meno partecipanti e questo è significativo perché vuol dire che il problema della carenza di infermieri è reale.

Qualche anno fa a un concorso simile partecipavano anche 4 mila persone: stiamo iniziando a sentire la carenza di tale personale e questo sarà uno dei grandi problemi per il futuro». Ma non basta: tra i candidati ci sono persone che lavorano già in ospedale, come rileva il sindacato Cgil, e che vorrebbero cambiare azienda sanitaria. Il che, tradotto in termini pratici, significa che i candidati sono di fatto ancora meno.

I numeri

Sono 640 i posti banditi da Azienda Zero e 2. 825 i candidati ritenuti idonei ad affrontare la prova scritta che si terrà domani mattina a Padova. Il fabbisogno è stato stabilito in base alle esigenze segnalate dal territorio; i numeri più rilevanti sono quelli di Usl 2 Marca Trevigiana con 150 posti, seguita dall’Usl 1 Dolomiti con 110 e da Usl 7 Pedemontana con 100 posti. Il Veneziano porterà a casa 158 infermieri tra Usl 4 Veneto Orientale con 78 posti e Usl 3 Serenissima con 80.

A Padova l’emergenza, stando ai numeri concorsuali, sembra decisamente più contenuta: in Azienda Ospedaliera solo 15 posti, ancora meno all’Usl 6 che conta 10 posti e infine lo Iov con appena 2.

Già l’anno scorso Azienda Zero aveva fatto scattare una maxi selezione: 439 posti di infermieri a bando e 2. 549 candidature ricevute. Anche in quell’occasione la prova si era svolta a Padova, con giovani arrivati da tutt’Italia.

Il concorso e i controlli

Il test scritto si terrà domattina al palazzetto Kioene Arena, in due sessioni visto l’alto numero di persone; la prima a partire da mezzogiorno e la seconda dalle 15. Azienda Zero ha reclutato il personale necessario all’organizzazione degli accessi e ai controlli. I candidati sono già stati informati che non potranno portare bagagli a meno che non ne sia stata documentata l’esigenza. La zona di Padova Est sarà monitorata in quella fascia oraria anche sotto il profilo del traffico visto l’alto afflusso di persone previsto.

Il fabbisogno

Un respiro di sollievo per la sanità veneta, certamente, questo concorso. Ma probabilmente non sufficiente. Entro il 2029, il Veneto potrebbe infatti ritrovarsi con tremila infermieri in meno se non si riuscirà a colmare il gap con circa mille assunzioni annuali.

L’allarme sulla grave carenza di personale sanitario, soprattutto infermieristico, che mette a dura prova l’efficienza di ospedali e rsa venete, era stato lanciato dallo stesso Claudio Costa, direttore delle Risorse Umane del Sistema Sanitario Regionale, nel corso di un convegno tenutosi a Venezia per presentare il Piano quinquennale da 155 milioni di euro volto a contrastare la carenza di organico nelle Usl. Cgil, con una stima riferita all’extra turnover e datata 2023 parla di un fabbisogno annuale di circa 1200 persone a livello regionale, il doppio rispetto ai posti messi a bando.

La situazione Padova

E se, stando al concorso, gli ospedali padovani risultano quelli meno bisognosi, il sindacato denuncia un altro tipo di problema. «Tra i candidati ci sono persone che già lavorano come infermieri in Azienda Ospedaliera e che confidano in questo concorso per uno spostamento», sostiene Alessandra Stivali della Fp Cgil.

Il motivo della migrazione dal centro di eccellenza della sanità veneta? Stipendi più bassi che altrove a fronte di ritmi sostenuti, afferma il sindacato. «In Azienda non sono ancora arrivate le risorse per l’adeguamento degli stipendi del comparto», prosegue Stivali ricordando la battaglia (vittoriosa) fatta per portare le buste paga dei dipendenti di via Giustiniani al livello di quelle dei colleghi delle altre realtà sanitarie.

«Il problema è stato risolto per i dirigenti medici ma non ancora per gli infermieri perché non c’è stata ad ora l’assegnazione dei fondi». precisa Stivali, «A questa situazione si aggiunge quella di ritmi pesanti con la conseguenza che c’è chi vuole andare a lavorare altrove» . —

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