Il sindaco Brugnaro digiuna per la liberazione di Alberto Trentini
Lunedì 10 marzo è il turno del primo cittadino di Venezia nella maratona solidale per chiedere la liberazione del cooperante detenuto dal 15 novembre in Venezuela. La madre di nuovo in tivù da Fazio: «Voglio incontrare Giorgia Meloni»

Digiuno per Alberto Trentini, lunedì 10 marzo è il sindaco Luigi Brugnaro ad unirsi e a rinunciare al cibo per 24 ore in segno di solidarietà.
«Lo faccio per essere vicino a lui e per chiedere con forza la sua immediata liberazione», ha dichiarato Brugnaro, «La situazione è delicata e continuiamo a seguire il caso con attenzione, riponendo piena fiducia nelle istituzioni italiane che stanno lavorando in silenzio».
Domenica 9 marzo la madre di Alberto, Armanda Colusso, ospite per la seconda volta in video collegamento a “Che Tempo Che Fa”, ha lanciato un appello al governo: «Sono passati 115 giorni. Voglio incontrare la presidente Giorgia Meloni, ho bisogno di sapere, insieme a migliaia di persone, che il nostro governo sta facendo tutto il necessario per riportare Alberto a casa. Non dimentico gli sforzi della nostra intelligence e voglio ringraziare chiunque abbia risposto ai nostri appelli».
La situazione di Alberto Trentini rimane attualmente in stallo. È detenuto dal 15 novembre scorso in Venezuela, dove era giunto il 17 ottobre per conto della ong Humanity & Inclusion. Fermato ad un posto di blocco, è stato affidato alle autorità della Direzione generale del controspionaggio militare (Dgcim), con destinazione finale Caracas.
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