Chiara Ferragni “abbandonata” dall’agenzia Community: la task force si sgretola

L’ agenzia di web reputation ha fatto così sapere che Ferragni non è più tra i suoi clienti a chi la chiamava per commentare l’ultima notizia  legata alle vicende con la Balocco, cioè la decisione del tribunale di Torino sul Pandoro gate che certificava la «pratica commerciale scorretta», complicando la posizione dell’influencer nell’indagine per truffa aggravata.

Community, fondata dal trevigiano Auro Palomba che ne è anche CEO – era una parte importante della task force chiamata ad affrontare la burrasca dopo il Pandoro gate, che ha  avuto come conseguenze un crollo dei ricavi, la ricerca spasmodica di nuovi soci, il mutismo social. 

Dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che Community avesse imposto una strategia ben precisa, che tuttavia Chiara Ferragni non avrebbe mai applicato.

Cosa è Community

Community – si legge sul sito dell’agenzia – è oggi un gruppo multidisciplinare che opera a 360° nel reputation management, articolato in società e divisioni che si occupano di: Strategic Communications, Digital Communication, Media Training & Public Speaking, Public Affairs, Studi e Ricerche.

Nel modus operandi di Community, la costruzione della reputazione è il punto d’arrivo di un percorso che parte dalla comprensione della situazione del cliente in rapporto allo scenario di riferimento e si articola nell’individuazione degli obiettivi di reputazione, della scelta della strategia e degli strumenti necessari per raggiungerli.

Community opera in partnership con i propri clienti, e agisce con trasparenza, proattività e assoluta indipendenza, avendo come unico obiettivo la reputazione di chi la sceglie.