Riabilitazione, a Motta di Livenza un centro di eccellenza

All’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione arrivano pazienti da tutta Italia. Qui possono trovare percorsi diversi a seconda della patologia e team di professionisti con esperienza ventennale

E’ il punto di riferimento per la riabilitazione di pazienti complessi, con esigenze cliniche e assistenziali a 360 gradi. Per questo, all’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (ORAS), in Veneto, arrivano persone da tutta la Regione ma anche da tutta Italia. Negli anni hanno fatto tappa qui malati con condizioni diverse, transitorie o permanenti, che vanno dalle mielolesioni alle problematiche cardiovascolari, pneumologiche, neuromotorie e muscoloscheletriche, e che possono accedere al servizio poliambulatoriale dell’Ospedale per le attività specialistiche multidisciplinari erogate all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, o come prestazioni a pagamento. E dalla metà del 2020 sono arrivati anche i pazienti in post-Covid, che dopo l’intubazione o una lunga permanenza nelle terapie intensive hanno dovuto riprendere a camminare, a parlare, a mangiare come prima della pandemia.

“Il tipo di riabilitazione che perseguiamo in questo centro di eccellenza – racconta Humberto Antonio Cerrel Bazo, responsabile della UO Recupero e Riabilitazione funzionale – Unità spinale – si basa su tre pilastri: il primo riguarda la stabilità clinica, che però non esaurisce tutto il nostro lavoro. Il secondo dominio infatti è quello della stabilità psico-comportamentale e il terzo riguarda quella sociale. I nostri pazienti non devono soltanto sopravvivere – continua – ma vivere una vita migliore, anche se con le limitazioni del caso, imparando ad accettare il cambiamento e reinserendosi nella vita familiare e nella società”.

Per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di percorsi riabilitativi articolati e personalizzati, che prevedono programmi diversi a seconda della patologia, alla stabilità clinica e alle necessità del paziente, gestito con un approccio multidisciplinare da un team di professionisti con esperienza ventennale. Il lavoro si svolge, anche in Day Hospital con programmi quotidiani, negli ambienti per la riabilitazione: undici palestre, ciascuna dotata dei più avanzati macchinari e dispositivi medici, e ciascuna dedicata a patologie specifiche - per esempio alle lesioni del midollo spinale o alle problematiche pneumologiche o cardiologiche – oltre a una piscina riabilitativa. Qui opera un team composto da più figure specializzate. “Nel caso della riabilitazione post-Covid, per esempio – spiega Maddalena Chizzolini, Responsabile UO Pneumologia Riabilitativa di ORAS - l’équipe è composta in primo luogo da psicologi, che gestiscono la parte emotiva consentendo ai pazienti di raccontare il proprio vissuto.

Poi ci sono gli infermieri, con il compito di valutare grazie alla spirometria la funzionalità polmonare e con i test di cammino la resistenza allo sforzo”. Questi ultimi collaborano naturalmente con il fisioterapista, che svolge il suo lavoro in due macroaree: quella dei macchinari, come tapis roulant e cyclette, e quella della ginnastica a corpo libero. I logopedisti, invece, gestiscono le complicanze da intubazione lavorando sui disturbi della voce o della deglutizione. I nutrizionisti, infine, possono valutare la capacità del paziente di alimentarsi e supportarlo con integratori o cibi particolari.

Alla base del percorso c’è però la diagnostica per immagini, che in questi ultimi anni è stata potenziato sia in termini tecnologici che di personale specializzato: TAC di ultima generazione, risonanza magnetica articolare a 0,3 T, mammografia digitale con la tecnica della tomosintesi, che ricostruisce in 3D la mammella acquisendo fino a 15 immagini per proiezione, sono solo alcuni degli strumenti ad alta precisione al servizio dell’indagine diagnostica.

La multidisciplinarietà professionale è un punto di forza anche della Riabilitazione Cardiologica che accoglie pazienti operati in seguito ad eventi acuti, ma non solo: sempre di più oggi la cardiologia riabilitativa si occupa del recupero e del benessere dei pazienti anche dopo un ricovero cardiologico. Infatti è stato dimostrato che i pazienti che affrontano un percorso riabilitativo cardiologico dopo l’evento acuto hanno minore incidenza di ricadute o recidive, potendo dunque affrontare il rientro alla famiglia, al lavoro e alle attività consuete con maggiore successo.

Il livello di eccellenza raggiunto dall’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza è proprio frutto di questa interdisciplinarietà, competenze a tutto tondo che mettono la persona al centro di un percorso terapeutico complesso. Ma la chiave di volta dell’architettura è l’innovazione, inserita in un contesto globale, e la ricerca, che viene svolta in collaborazione con le istituzioni, gli enti e le aziende affermate a livello internazionale nel campo della riabilitazione. Questa strategia ha consentito anche di conseguire il “Level Diamond” di Accreditation Canada, la struttura che attesta la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari a livello internazionale.

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