Scoperta degli Eugenio in Via Di Gioia 'L'amore è tutto'

Per il nuovo album 'slow' anche tarocchi e esperienze immersive

(di Bianca Maria Manfredi) (ANSA) - MILANO, 20 MAR - Un album intimo ma con ironia, fatto senza fretta, slow: esce venerdì 21 marzo 'L'amore è tutto' nuovo lavoro degli Eugenio in Via Di Gioia a tre anni da 'Amore e rivoluzione', cinque dalla vittoria del premio della critica a Sanremo. Più elettronico rispetto al passato, ma sempre orgogliosamente indie. Ad anticipare l'uscita è stato il brano 'Buio', che con una atmosfera musicale alla Amélie permette di entrare "in punta di piedi" nel loro mondo. "Conto i contatti e non ho contatto" cantano nel brano. Ed è proprio quel contatto che la band cerca, anche nella promozione dell'album con tanto di ascolto anticipato via internet ma geolocalizzato, con i fan che si sono incontrati in contemporanea a Bologna, Torino, Roma, Perugia, Olbia, Acri, Parigi, Brisbane, Tokyo e in altre città oltre che alla fermata della metro milanese di Gioia, dove era presente il gruppo, in una stazione per l'occasione 'tappezzata' con i loro 'tarocchi tarocchi', 33 carte (che saranno anche inserite nel vinile) create da loro ispirandosi alle allegorie contenuti nei dieci brani del disco per parlare di amore. Il gatto, La strada, il retro, fa sorridere il 'solito posto' di Notte gelida (ovvero il bagno), fa pensare anche all'attualità 'Un'altra America' che è il cosmo dentro di noi, ma oggi - con quanto succede a livello mondiale - diventa anche una riflessione sull'attualità. "La nostra America è una metafora. Si dice 'hai scoperto l'America' per dire che hai scoperto l'acqua calda ma per noi un'altra America è accorgersi che nella banalità c'è bellezza, nella quotidianità c'è vita", che non c'è sempre bisogno di andare di fretta, racconta Eugenio Cesaro. "Dimmi che noi saremo gli eroi che avranno il coraggio di scoprirsi diversi" come "due milanesi che non parlan di soldi perché hanno tempo da perdere". Il tempo che si sono presi è anche quello dei tre anni trascorsi andando quasi ogni giorno nel loro studio di registrazione che si è trasformato in "un atelier creativo" dove sono passati amici, artisti visivi, registi, racconta Emanuele Via. "L'amore - spiega Eugenio - è il filo rosso dell'album anche per il modo in cui è stato prodotto" lo stesso amore che "da sconosciuti ci ha fatto diventare amici e ora famiglia". Il risultato è che l'album fa "entrare di più nel nostro mondo. È più intimo, anche nel raccontare le difficoltà. Di quelle passate, quindi accatetev'illo" sintetizza Paolo Di Gioia. Oltre agli appuntamenti instore, chi vuole ascoltarli dal vivo potrà farlo dal 4 aprile quando saranno all'Afterlife di Perugia e poi ancora a Roma, Milano, Padova, Firenze, Bologna, al Teatro Concordia alla Venaria Reale di Torino e all'Heroes Festival di Napoli. (ANSA).

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