Diffamò Salvini, nuovo rinvio per processo a Saviano

(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Slitta nuovamente il processo che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano per diffamazione ai danni di Matteo Salvini dopo alcuni post pubblicati nel 2018. Oggi il ministro, che doveva essere sentito come parte civile nel procedimento, ha fatto pervenire una istanza di legittimo impedimento per impegni a Milano. Il giudice monocratico della Capitale ha quindi aggiornato il procedimento al prossimo 25 giugno per ascoltare Salvini. Non è escluso che l'audizione possa avvenire in videocollegamento. Il nuovo rinvio è stato aspramente criticato da Saviano che in aula ha rilasciato una dichiarazione spontanea. "Questo processo è cominciato nel febbraio del 2023 e da allora non è successo nulla - ha affermato l'autore di Gomorra -. La querela presentata nei miei confronti risale addirittura all'estate del 2018, poco prima che Salvini, inebriato dal successo e dall'arbitrio, chiedesse i 'pieni poteri, tra i quali quello, con evidenza, quello di togliermi la scorta'". Saviano ha aggiunto che "con oggi sono ben tre le assenze giustificate del testimone Salvini con motivazioni spesso risibili e fino a coinvolgere nell'impedimento un testimone indicato dalla sua stessa difesa. Il messaggio è chiaro: questo processo non si deve fare", ha aggiunto lo scrittore in Tribunale. Lasciando la cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, Saviano ha definito 'immenso' il suo 'disprezzo verso Salvini'. "Lo considero un traditore della democrazia, un uomo che sta portando il Paese ad una deriva pericolosissima", ha affermato. (ANSA).
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