Carmine, il 'cicerone' dei turisti morto nello schianto al Faito

Amava il suo lavoro, era fratello autista presidente Eav

(ANSA) - NAPOLI, 18 APR - Carmine Parlato, il macchinista del Faito, tra le quattro vittime del crollo, "amava la Funivia, voleva stare sul luogo di lavoro più che a casa sua. Era una persona straordinaria". Così ne parla Umberto De Gregorio, il presidente dell'Eav, che gestisce la funivia. Carmine era fratello di Antonino, l'autista personale di De Gregorio. "Lo conoscevo molto essendo anche il fratello della persona con la quale stiamo insieme tutti i giorni. La moglie di Carmine è stata con noi per ore in attesa di notizie. Mi ha abbracciato, mi ha chiesto semplicemente di stare vicino al figlio, che ha 20 anni, e sta a Milano. E noi, come è giusto che sia, saremo vicini a questo ragazzo". Carmine Parlato lavorava alla funivia da circa otto anni. In precedenza era stato nel deposito Eav di Sorrento. Questo lavoro gli piaceva tantissimo. In pratica spesso faceva da 'cicerone' ai turisti che viaggiavano invitandoli magari a osservare gli angoli più remoti dall'alto della cabina. (ANSA).

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