Anziana malata morì bevendo sapone, figlia condannata a 3 anni

(ANSA) - MONZA, 21 MAR - Una donna di 57 anni, residente in provincia di Trento, è stata condannata dalla Corte d'Assise di Monza a tre anni e di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici, per abbandono di persona incapace, a seguito della morte della madre di ottant'anni, malata di Alzheimer. La anziana rimasta sola in casa a Desio (Monza) ha bevuto del sapone liquido per poi morire per complicanze polmonari, nel 2022. Insieme alla 57enne è finito a processo anche il fratello, residente a Lissone (Monza), che ha però scelto di essere processato in rito abbreviato. Secondo la ricostruzione dell'accusa, che aveva chiesto una condanna a 5 mesi, all'anziana donna, che viveva con il marito anche lui malato, non sarebbe stata garantita la giusta assistenza, con una badante che si occupava di loro solo in alcuni momenti della giornata e con il supporto saltuario di un'assistente agli anziani comunale. La mattina dell'8 febbraio del 2022, quando la badante era arrivata a casa dell'80 enne, la aveva trovata confusa e molto assetata. Poco più tardi le sue condizioni erano peggiorate, fino al decesso. Era poi emerso dall'autopsia che, a causare la sua morte, era stata l'ingestione nella notte di sapone liquido che, probabilmente, la donna aveva scambiato per una bibita a causa della sua patologia. Sia per la badante che per l'assistente comunale non è stata riconosciuta alcuna responsabilità. (ANSA).
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