Al San Carlo concerto per Giornata Internazionale di Rom e Sinti

Santino e Gennaro Spinelli suonano in evento sostenuto da Unar

(ANSA) - PESCARA, 17 MAR - Dalla "Czarda" di Vittorio Monti alla "Danza Ungherese n. 5" di Johannes Brahms all'aria Habanera della Carmen di Georges Bizet: la musica rom, fonte di ispirazione di capolavori classici, sarà protagonista di un concerto il 4 aprile prossimo al Teatro San Carlo di Napoli, in vista della 'Giornata Internazionale dei Rom e Sinti' che si celebra dall'8 aprile 1971. Nel Salone degli Specchi del teatro più antico del mondo si esibiranno due noti solisti di etnia rom, Santino e Gennaro Spinelli, padre e figlio, virtuosi l'uno della fisarmonica, l'altro del violino, in una performance che unisce musica etnica e sinfonica. Ad accompagnarli ci saranno musicisti del San Carlo e dell'Orchestra Sinfonica 'G. Rossini' di Pesaro, guidati rispettivamente dai violinisti Salvatore Lombardo e Marco Bartolini, in un viaggio che spazia dal repertorio classico rivisitato in chiave etnica a composizioni originali di Santino Spinelli, che innalza la tradizione romanì distillandone l'essenza più autentica, lontana dai tratti folklorici regionalisti. L'evento è finanziato dall'Unar, Ufficio nazionale Antidiscriminazione razziale, nell'ambito della seconda "Settimana per la promozione della cultura romanì e per la lotta all'antiziganismo" (3-13 aprile) ed è realizzato con il supporto dell'Unione delle Comunità Romanès in Italia (Ucri) e dell'Associazione Thèm Romano. "La musica parla a tutti ed è il linguaggio più immediato per l'integrazione e lo scambio culturale, un ponte che unisce popoli e culture" afferma Gennaro Spinelli, ambasciatore dell'International Romanì Union per l'arte e la cultura romanì nel mondo. "Questo concerto è per me non solo una celebrazione della musica romanì, ma un'opportunità per promuovere l'inclusione e il rispetto per le comunità Rom e Sinti. Siamo orgogliosi di portare la nostra arte nei luoghi più prestigiosi per dimostrare che la cultura romanì è parte integrante della storia musicale europea" dichiara entusiasta Santino Spinelli il quale da sempre ama ricordare che compositori come Liszt, Schubert, De Falla, Ravel, Debussy, Dvorak hanno attinto a piene mani dalla musica dei Rom. "Questo evento rappresenta un passo fondamentale per promuovere una conoscenza non stereotipata delle minoranze - commenta il direttore dell'Unar, Mattia Peradotto - Promuovere il dialogo attraverso l'arte e la cultura è essenziale per il percorso di inclusione e partecipazione delle comunità rom e sinti". Il 10 aprile 2024 Santino e Gennaro Spinelli si esibirono nel Ridotto dei palchi Toscanini del Teatro alla Scala di Milano: con loro i musicisti della sezione Anpi della Scala e dell'Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, per la prima volta un ensemble classico utilizzato per suonare musica rom. (ANSA).

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