Avvelena e uccide tre platani: vandalo scoperto e denunciato a Zenson

La Provincia ha individuato il responsabile del blitz contro gli alberi in via Argine San Marco. L’uomo ha già risarcito l’ente con diecimila euro. Ora dovrà risponderne in tribunale

Federico Cipolla
Un filare di platani sulla provinciale 57 via Argine San Marco a Zenson
Un filare di platani sulla provinciale 57 via Argine San Marco a Zenson

I segni sugli alberi erano inequivocabili; la perizia ha poi confermato l’avvelenamento. Ma di diverso c’è, rispetto ad alcuni casi analoghi, che l’avvelenatore dei platani questa volta è stato scoperto, e ha già dovuto risarcire diecimila euro. Ora però dovrà difendersi anche in tribunale. La Provincia ha deciso di non accontentarsi del risarcimento e lo ha denunciato per il danneggiamento delle piante.

Il sopralluogo del Sant’Artemio

L’avvelenamento è stato scoperto durante le periodiche analisi che la Provincia conduce sugli alberi che si affacciano sui milleduecento chilometri di strade che ha in gestione. I sospetti - grazie ai segni alla base dei tre platani che si trovano sulla provinciale 57, via Argine San Marco a Zenson di Piave - hanno indotto l’ufficio Manutenzioni del Sant’Artemio a chiamare in causa il dottore forestale Dino Calzavara, che ha l’incarico di valutare la stabilità delle piante affacciate sulle provinciali. Gli alberi secondo il personale della provincia mostravano “un evidente sofferenza vegetativa”.

La perizia

E la perizia ha confermato quanto i tecnici avevano ipotizzato. I tre platani sono stati avvelenati. E in questo caso l’attacco tossico è risultato fatale. Calzavara ha infatti certificato l’avvelenamento con una “sostanza fitotossica” e chiarito che le piante erano “non in grado di sopravvivere”. Inoltre ha detto che “dovranno essere abbattuti al fine di tutelare la sicurezza”.

Gli accertamenti della Provincia però questa volta hanno permesso di individuare il responsabile, che una volta contattato ha ammesso le sue colpe. Non è certo bastato questo a metterlo al riparo dalle conseguenze: la Provincia gli ha chiesto un risarcimento di 10.731 euro (è la stima del danno, considerato il valore ornamentale delle piante e i costi della perizia e dell’abbattimento), e lo ha denunciato per il danneggiamento. Al momento, non è dato sapersi il motivo del gesto: forse gli alberi sulla strada lo “infastidivano” o forse li giudicava pericolosi per la viabilità. Fatto sta che il suo attacco al verde pubblico gli è costato una bella cifra.

I precedenti

Nella Marca è una del prime volte - se non l’unica - in cui viene scoperto il responsabile dell’avvelenamento degli alberi. Le denunce di episodi analoghi sono frequenti, ma poche volte si arriva a certificare l’utilizzo di sostanze tossiche sulle piante e quasi mai ad individuare il responsabile. È il caso per esempio dei platani oggetto di un blitz a Treviso in via Callalta nel 2022. Su due platani erano stati praticati alcuni fori, all’interno dei quali era stato iniettato del diserbante. Avviate le indagini però il responsabile è riuscito a farla franca.

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