Voto nella Marca, l’analisi dei partiti. Lega, Pd e Fdi felici ma non troppo, Forza Italia gongola

La Lega perde Fontanelle e Cessalto, ma si consola con Breda. Fratelli d’Italia incassa il ko di Fontanelle ma si rifà con il successo di Paulon a Segusino e lo schiaffo alla Lega nella resa dei conti interna di Silea (17 a 12%). E il Pd, che conquista Fontanelle, gioisce in parte anche per Cessalto
Andrea Passerini

TREVISO. Dice tutto che il più contento di tutti sia Fabio Chies, coordinatore di Forza Italia, che lo scorso anno batté il centrodestra Lega-Fdi a Conegliano. «C’è un’onda che continua, dopo quella vittoria su cui pochi avrebbero scommesso, spiega, «il nostro Crosato vince a Cessalto ed è il premio a un amministratore talentuoso. Come Bonesso eletto a Trevignano: entrambi siedono nella nostra segreteria. Siamo stati confermati ovunque, da Casale a Possagno a Borso, premiati per il nostro buon amministrare apprezzato dai cittadini, dovrei anche aggiungere che diamo un contributo anche alla vittoria di Rossella Cendron a Silea. Se guardiamo i comuni più popolosi, sulla soglia dei 10mila abitanti, da Susegana a Trevignano a Santa Lucia a Casale, siamo componente essenziale delle amministrazioni».

Anche Lega, Pd e Fratelli d’Italia hanno molti motivi per essere felici, in questa tornata un po’ anomala. Uno – potenza della politica – mette d’accordo tutti e tre: la conquista di Santa Lucia e la fine dell’anomalia Szumski.

Ma i tre partiti devono anche ingoiare collettivamente il rospo di Casale, dove va di traverso a tutti il civismo made in Giuliato & centristi. Si erano illusi parecchio, i tre partner, con la “ammucchiata trasversale” senza precedenti.

Poi certo, ognuno fa i suoi conti. La Lega perde Fontanelle e Cessalto, ma si consola con Breda. Fratelli d’Italia incassa il ko di Fontanelle ma si rifà con il successo di Paulon a Segusino e lo schiaffo alla Lega nella resa dei conti interna di Silea (17 a 12%). E il Pd, che conquista Fontanelle, gioisce in parte anche per Cessalto, ma fa un capitombolo nel Piave, a Breda. Nel clima di festeggiamenti nei quartieri generali, si coglie che le opportunità sfumate, o i comuni perduti, bruciano parecchio.

Gianangelo Bof, commissario provinciale del Carroccio, sta festeggiando il suo trionfo bulgaro a Tarzo, a pane e salame adeguatamente annaffiato di ombre. «Mi spiace per Fontanelle, perché abbiamo saputo confermarci in maniera indiscutibile a Tarzo, Castelcucco, Zenson, Godega, vinciamo a S. Lucia e a Breda, complessivamente è stato fatto un ottimo lavoro, Fontanelle a parte, ma lì pesano le divisioni», esordisce, «Ma considero risultati positivi, anche se non si è vinto, il 45% conquisto a Trevignano, dove recuperiamo 15 punti i distacco rispetto a 5 anni fa, e il risultato di Cappella Maggiore, dove sfioriamo la vittoria. Pagano il radicamento e l’impegno dei candidati, voglio citare Riccardo Lovatello, 22 anni, giovane militante di Santa Lucia: ha preso 222 preferenze, secondo assoluto fra i votati E poi è stato molto positivo allargare lo sguardo, alle civiche, un vero patrimonio, specie nei piccoli comuni».

Dal Partito Democratico il segretario provinciale Giovanni Zorzi parte dal successo di Fontanelle: «È la riprova che figure di spessore e personalità, radicate sul territorio, con programmi ed idee nuove, possono imporsi anche in zone più periferiche, non è vero che sappiamo parlare ai cittadini solo nei centri più grandi, il risultato di Maurina dice che avrebbe vinto anche con il centrodestra unito, e nell’Opitergino Mottense battiamo più di un colpo», premette, «Era una tornata particolare, con tanta tensione che è rimbalzata anche nei seggi. Riteniamo importante aver dato un contributo alla lista di Crosato, e di esserci confermati brillantemente a Silea, ma anche nei progetti più civici e allargati di Susegana e Trevignano. Dispiace per Breda, e per Casale dove evidentemente gli elettori hanno premiato la continuità nel segno dell’amministrazione uscente. Ma ce l’abbiamo messa tutta, i dati sulle preferenza lo dimostrano E infine siamo contenti per Santa Lucia, ora si torna ad una credibilità istituzionale mancata negli ultimi anni, e che torna in rete con gli altri comuni».

Giuseppe Montuori, commissario provinciale di Fratelli d’Italia, non le manda a dire: «Le divisioni non pagano, e lo dico non solo per Fontanelle; il nostro simbolo laddove c’è, tira e regala risultati straordinari, vedi Silea, in soli 20 giorni superiamo il 17 %, una cifra che fa ben sperare per le consultazioni a venire», dichiara, «Abbiamo ottimi riscontri a Godega, spiace per Casale perché ci avevamo creduto e per Fontanelle, Miriam Manente era un’ottima candidata. Come Fdi registriamo l’eccellente risultato di Gloria Paulon a Segusino, batte il quorum senza liste civetta. Ma non dimentico Trevigiano e Cappella Maggiore, uniti con la Lega cresciamo, anche se non vinciamo, gettando le premesse per un altro futuro in quei comuni»

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