Vittorio Veneto, sindaca protesta alle Poste: «Sportelli aperti anche al pomeriggio»
Sono uniti alla sua battaglia anche altri undici Comuni del Vittoriese: «Troppe code al mattino». L’ente nega che le ispezioni dei finanzieri siano dovute a disservizi. Cgil insiste: «Organico carente»

I sindaci del Vittoriese chiedono l’apertura delle Poste centrali di Vittorio Veneto anche di pomeriggio. Almeno questa sede, nel contesto dei 12 Comuni del mandamento.
Sede che è chiusa dal 2020, quindi dalla pandemia, mentre nel territorio sono aperte quelle di Conegliano e di Pieve di Soligo. Mirella Balliana, sindaco di Vittorio Veneto, ieri pomeriggio si è presentata in Piazza Medaglie d’oro, dove appunto si trovano gli uffici Postali, per lanciare l’iniziativa di protesta.
E di proposta. «Ho preparato una lettera da spedire alle Poste in cui sottolineo l’esigenza dell’apertura pomeridiana, tenendo conto di cittadini che dovrebbero fare anche 20 chilometri per poter usufruire di questo servizio il pomeriggio, recandosi a Conegliano piuttosto che a Pieve – spiega il sindaco -. Sto coinvolgendo anche i colleghi degli altri Comuni, che so essere sollecitati dai loro cittadini, come lo siamo noi qui in città». Il tema della riapertura pomeridiana del servizio postale era stato rilanciato da Balliana ancora a suo tempo.
«Un mese fa – racconta - ho avuto un confronto con i responsabili delle relazioni istituzionali di Poste Italiane, ai quali ho presentato di nuovo questa esigenza che viene posta da tanti professionisti, ma anche da semplici cittadini. E non bisogna dimenticare che noi abbiamo la terza zona industriale del Veneto. Anche se Poste Italiane afferma che l'affluenza agli sportelli è scesa nel tempo dopo il Covid, si nota molte volte un sovraffollamento dell'ufficio centrale durante la mattina, con conseguenza di lunghe attese».
La sollecitazione di Balliana e degli altri sindaci s’intreccia con le proteste del sindacato per le condizioni di disagio degli addetti, la mancanza di personale, le raccomandante ferme. Una situazione che è finita sotto le telecamere di Report con un seguito ispettivo, da parte delle autorità di competenza. Ma al riguardo Poste Italiane precisa che «nel centro di recapito di Vittorio Veneto di piazza Medaglie d’Oro c’è stato solo l’intervento della Guardia di Finanza che era finalizzato a rilevare elementi diversi da quelli descritti negli articoli. L’azienda coglie l’occasione per rassicurare i cittadini di Vittorio Veneto e dei comuni limitrofi sulla regolarità della consegna della corrispondenza».
Per il sindacato restano in piedi anche le altre questioni. «È da tempo che stiamo rilevando problematiche importanti per il personale in diversi sedi delle Poste, in particolare a Vittorio Veneto – conferma Adriano Musolino, segretario interprovinciale di Slc Cgil –. Dopo aver cercato di risolvere i nodi con le stesse Poste, riscontrando che non maturavano le richieste soluzioni, abbiamo fatto intervenire l’Ispettorato del lavoro e lo Spisal».
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