La crisi del commercio a Vittorio Veneto, chiuso l’ultimo shop della galleria al Cavallino

Anche la storica giocheria “L’Aquilone” abbassa le saracinesche dopo 37 anni: «Mi spiace, ma non vendo più»

Francesca Gallo
Crisi della Galleria al Cavallino a Vittorio Veneto: chiusura dell’ultimo negozio storico
Crisi della Galleria al Cavallino a Vittorio Veneto: chiusura dell’ultimo negozio storico

C’era una volta la Galleria al Cavallino, cuore pulsante di vita e commercio a Vittorio Veneto. Il 31 dicembre ha abbassato le serrande “L’Aquilone”, storica giocheria che per 37 anni ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di cittadini. La sua chiusura segna un capitolo definitivo nel lento declino della galleria, simbolo di un’epoca ormai conclusa.

Chiusure in serie: il deserto commerciale

Negli ultimi mesi, il centro commerciale ha subito un vero e proprio stillicidio. Il 30 dicembre ha chiuso anche “L’Inferno Rock Records & Comics”, unico negozio di vinili, libri rock e fumetti della città. Già a giugno, aveva cessato l’attività il Bar da Genny. Oltre al piano terra ormai deserto, anche lo spazio interrato si prepara alla stessa sorte: il “Karma Shop”, che proponeva artigianato e abbigliamento etnico, chiuderà il mese prossimo per trasferirsi a Cison di Valmarino.

L’addio di “L’Aquilone”

Angela Zanette, titolare dell’Aquilone, ha lasciato un messaggio toccante sulla vetrina del negozio: «Ringrazio quanti si sono serviti di questo negozio. Ho ricevuto tante attestazioni di affetto, ragazzi cresciuti qui mi hanno detto che ora mancherà un pezzo della loro storia. Purtroppo, non c’erano più le condizioni per continuare: il centro è sempre più vuoto, il commercio è cambiato, le persone acquistano online o nei centri commerciali».

Il timore del degrado

La chiusura definitiva della galleria alimenta preoccupazioni per il rischio di degrado urbano. «Per noi queste chiusure sono come un lutto», ha affermato Giuseppe Partata, presidente di Ascom. «Abbiamo lanciato una campagna per invitare i cittadini ad acquistare nei negozi sotto casa. Il negozio di vicinato non è solo commercio: garantisce socialità e sicurezza. Se tutti chiudono, non ci resta che il degrado».

Le proposte del Comune

La sindaca Mirella Balliana ha sottolineato la necessità di un’azione coordinata tra commercianti, associazioni di categoria e cittadini: «Scegliere i nostri negozi significa avere a cuore la città. Nello specifico, per la Galleria al Cavallino partiremo da un confronto con i proprietari degli spazi vuoti per valutare eventuali proposte». La sindaca ha anche segnalato che, nonostante le chiusure, nel 2024 ci sono state più aperture, specialmente di attività di servizio alla persona.

Un invito alla comunità

Il caso della Galleria al Cavallino è un simbolo della crisi che affligge il commercio di vicinato. Le istituzioni locali e le associazioni invitano i cittadini a supportare i negozi della propria città, ricordando che fare acquisti sotto casa non significa solo sostenere l’economia locale, ma anche preservare il tessuto sociale e la qualità della vita urbana.

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