Vittorio Veneto, critiche sul bus a chiamata. La giunta: «Servizio da cambiare»

Frequenza delle corse e fermate, il Comune suggerisce a Mom dodici modifiche. Dus: «Serve maggiore consapevolezza anche da parte degli utenti»

Francesco Dal Mas
Il bus a chiamata di Mom
Il bus a chiamata di Mom

 

Ancora disagi per il bus a chiamata. «Il bus è utilizzato dalla fascia più debole, gli anziani, i diversamente abili, i ragazzi, le persone prive di patente. Utenti che magari non sanno prenotare attraverso un’app – rileva Mario De Nardi, di Savassa, che sta raccogliendo il disappunto di tanti insoddisfatti -. C’è chi prenota lungo una strada ed il mezzo arriva in un’altra: chi deve attendere anche un’ora, anziché la mezzora dell’appuntamento; chi non viene fatto salire in un pullman di passaggio solo perché non ha prenotato. Insomma si ha l’idea che questo servizio sia soltanto un taxi a chiamata. Come può risparmiare la società Mom se fa girare gli autobus con un solo passeggero a bordo?».

Il consigliere comunale Gianluca Posocco ricorda che la società Mom riceve più di 320 mila euro l’anno dalla Regione, attraverso il Comune, per il trasporto pubblico in città.

«E gli utenti fanno la loro parte pagando. Quindi non sono giustificati questi disservizi. Ecco perché – annuncia l’ex vicesindaco – presenterò un’interrogazione».

«Al prossimo consiglio comunale – anticipa De Nardi – ci presenteremo numerosi a chiedere che si ritorni allo storico servizio, almeno fino a che non si affinerà il nuovo sistema». Marco Dus, assessore alla mobilità, fa sapere che «come amministrazione, stiamo dando il massimo supporto nel raccogliere le segnalazioni dei cittadini: abbiamo provveduto a trasmettere a Mom un elenco di oltre 12 punti volti a migliorare il servizio in essere, molti dei quali sono già stati attuati, come la numerazione progressiva delle fermate con codice univoco, il miglioramento del servizio call center».

Dus fa sapere che «siamo ancora in attesa di risposte circa la possibilità di estendere il servizio ad altre fermate, come ad esempio la zona industriale, il palazzetto dello sport, via Virgilio o il lago Morto in vista dell’estate; nonché il miglioramento della comunicazione su alcuni punti del servizio a chiamata che non sono ancora chiari ai cittadini, come la possibilità di utilizzare anche le corriere blu con lo stesso biglietto».

Il vicesindaco tiene a precisare che il Comune sta facendo da ponte, perché «questo non è un servizio comunale: noi stiamo aiutando Mom nella gestione del progetto, che è nato in seno all'amministrazione precedente e che chiaramente stiamo supportando con responsabilità e in continuità con gli accordi presi».

Ricorda inoltre che il servizio è ancora in fase sperimentale. Nelle ore di morbida, cioè dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 20.15, pochi sono a conoscenza che potrebbero anche salire sui mezzi del trasporto pubblico extraurbano, sempre gestito da Mom, utilizzando il biglietto o l’abbonamento urbano.

«Non tutti sanno utilizzare anche le corriere blu di Mom per muoversi all’interno della città – evidenzia Dus -: se ad esempio dal Centro si deve andare a Longhere, si può prendere una delle corriere che va a Revine Lago con lo stesso biglietto urbano o l’abbonamento urbano». 

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