Vittorio Veneto, asta deserta per l’Hotel Terme

L’albergo è in vendita a un milione, ma nessuno si presenta. Il sindaco Balliana: «Rete tra imprese».

Braido: «La giunta sia regista e coordini gli imprenditori»

Francesco Dal Mas
L'Hotel Terme di Vittorio Veneto
L'Hotel Terme di Vittorio Veneto

 

È andata deserta l’asta per la vendita dell’Hotel Terme di Vittorio Veneto, chiuso da inizio 2019. Il valore dell’immobile da oltre 2.200 metri quadrati in viale della Vittoria è di un milione e 340 mila euro, ma l’offerta minima era di un milione e cinquemila. L’11 marzo mattina alle 9 era in programma la vendita senza incanto. Ma nessuno si è presentato. Questo però non significa che non ci sia interessa.

Il sindaco Mirella Balliana conferma di aver raccolto indiscrezioni su investitori interessati, ma a cifre inferiori.

«Questo, d’altra parte, è il momento giusto», annota il vicesindaco Claudio Dus, «perché siamo alla vigilia delle Olimpiadi e Longarone diventerà l’hub della mobilità, dove le auto saranno fermate per consentire ai visitatori di salire in navetta. Vittorio Veneto è sempre stato il punto di riferimento alberghiero di Longarone. E so che, infatti, gli esercizi della città hanno raccolto le prime prenotazioni».

È difficile, tuttavia, che il Terme, se trovasse presto un nuovo gestore, possa riattivarsi prima di lavori di riqualificazione.

L’hotel

L’hotel dispone di 39 camere, sarebbe il più grande della città. Ha fatto la storia dell’accoglienza a Vittorio Veneto, specialmente con la gestione di Antonio Palazzi per 38 anni, fino al 2012.

Il consigliere comunale Giovanni Braido, del gruppo misto, porterà all’esame del prossimo consiglio comunale un’interrogazione per chiedere «se l’amministrazione intenda, in riferimento al tema hotel Terme, fare da capogruppo con gli imprenditori della zona sulla possibilità di acquistare o di avere in concessione l’albergo. L’invito agli imprenditori potrebbe essere condizionato dall’esentare da tutte le imposte locali l’albergo e nell’offrire supporto tecnico amministrativo a costo zero».

Balliana ricorda che già tre mesi fa ci aveva provato. «Mi rivolgo ancora una volta in particolare alle forze imprenditoriali del nostro territorio affinché, anche assieme, pensino ad acquisire questo immobile e a riaprire una struttura ricettiva che serve alla nostra città A Vittorio Veneto manca un albergo e ce lo chiedono tutti, non solo i turisti, ma anche chi arriva in città per iniziative come il Concorso nazionale corale o il Concorso di violino». «Il Terme, tra l’altro», conclude Dus, «ha l’opportunità di ampliamenti e potrebbe rianimare, con la sua attività, un centro che ha problemi di vivibilità».—

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