Veneto Banca, indagine per bancarotta verso la chiusura

Dodici gli indagati tra i quali l’ex ad Vincenzo Consoli. Entro la fine dell’estate la notifica dell’avviso di conclusione dell’indagine

Marco Filippi

Il sostituto procuratore Massimo De Bortoli sta per chiudere il terzo filone d’indagine sul crac Veneto Banca, quello che ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta. Entro la fine dell’estate il magistrato che ha coordinato le indagini sul crac dell’ex Popolare di Asolo e Montebelluna conta di procedere alla notifica dell’avviso di conclusione dell’inchiesta ai vari indagati.

Dodici è il numero delle persone messe sotto inchiesta (il principale indagato è l’ex amministratore delegato e direttore generale Vincenzo Consoli), per la maggior parte si tratta di dirigenti dell’ex colosso bancario veneto affondato, secondo la procura, a causa di una sciagurata politica di concessione di finanziamenti, in alcuni casi, senza nessuna garanzia.

A minare la solidità della banca fu la pessima gestione che condusse al depauperamento e alla dissipazione del patrimonio per effetto della concessione di crediti milionari diventati sofferenze di cui si conoscevano i rischi, in particolare nell’ambito delle speculazioni immobiliari.

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