Un impero nato dalla macelleria di famiglia e cresciuto con mangimi e latte in polvere
ALTIVOLE. Aveva poco più di vent’anni, Loris Colomberotto, quando – nel 1978 – acquisì un’azienda agricola per affiancare la macelleria di famiglia a Moriago della Battaglia con l’attività di...

ALTIVOLE. Aveva poco più di vent’anni, Loris Colomberotto, quando – nel 1978 – acquisì un’azienda agricola per affiancare la macelleria di famiglia a Moriago della Battaglia con l’attività di allevamento, per controllare la crescita e lo sviluppo degli animali per garantire la qualità finale delle carni. Una scelta non usuale, a quei tempi, che si è rivelata subito vincente e che negli anni Novanta gli ha consentito l’ingresso nella rete commerciale dei gruppi più qualificati della grande distribuzione. Da allora il marchio Colomberotto campeggia su un arcipelago di allevamenti in tutto il Veneto e in numerose aziende che gestiscono la produzione agricola, dei mangimi e del latte in polvere (tutte controllate da un laboratorio di analisi e ricerca), impegnando direttamente 150 dipendenti e un indotto di altri cento operatori. La holding della famiglia Colomberotto, Colori spa, che controlla le principali società del gruppo, nel 2016 ha registrato un fatturato di quasi 179 milioni di euro, con oltre centomila capi macellati. È sempre la grande distribuzione il primo mercato (80%), mentre il 10% è assorbito da grossisti nazionali e il rimanente 10% è costituito dall’export. Per Loris Colomberotto, amministratore delegato del gruppo, sono risultati nati dall’aver puntato al controllo della filiera, che ha permesso di consolidare il rapporto con la Gdo, cliente con cui si è potuto instaurare e garantire un programma di produzione di lungo periodo.
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