Troppe quattro sedi in centro Intesa chiude l’ex Bpvi

L’ex Cassa di Risparmio del Veneto di piazza Moro riaprirà invece dopo i lavori La sede di piazza Dall’Armi sarà la principale. Trattative per uno spazio culturale 
Agostini Montebelluna ex sede filiale banca Intesa in via Roma
Agostini Montebelluna ex sede filiale banca Intesa in via Roma

MONTEBELLUNA. Quattro sedi nel giro di poche centinaia di metri sono troppe e così Banca Intesa ha dato il via a una riorganizzazione delle sue filiali in centro storico a Montebelluna con l’obiettivo finale di ridurle da quattro a tre. È il frutto dell’acquisizione delle ex popolari venete. Banca Intesa aveva una filiale a Montebelluna: quella in corso Mazzini, dove un tempo c’era la Cattolica; c’era anche una filiale del San Paolo a Posmon, chiusa da tempo; poi nel gruppo era entrata Cassa di Risparmio del Veneto e così aveva una seconda sede in piazza Moro. Con l’acquisizione della ex Veneto Banca e della ex Vicentina si è ritrovata la sede di piazza Dall’Armi, che era la sede storica di Veneto Banca, e la filiale della Vicentina all’angolo tra via Roma e piazza Ferrari. Tutte ampie filiali, tutte a poca distanza l’un dall’altra, insomma troppi doppioni. E così è partita la riorganizzazione.

La prima a chiudere i battenti, però temporaneamente, è stata la Cassa di Risparmio del Veneto, che occupa tutto il piano terra sul fronte strada del President HB. Da fine giugno i correntisti sono stati dirottati alla filiale di piazza Dall’Armi. Dove però nel frattempo è stato aperto un cantiere e la filiale opera al primo e secondo piano, con ingresso dal retro, perché al piano terra sono in corso lavori. A luglio ha chiuso i battenti anche la filiale dove era la ex Vicentina, e questa definitivamente. Perché quei quasi 700 metri quadri tra piano terra e seminterrato erano in affitto e Intesa ha chiuso il contratto e ora quello spazio è sul mercato. E chi aveva il conto corrente lì? Gli avvisi sulla porta dicono che la loro nuova sede da dicembre sarà la Cassa di Risparmio del Veneto, al civico 33 di piazza Moro, che evidentemente riaprirà per fine anno.

Nel frattempo dovranno rivolgersi a una delle altre filiali montebellunesi di Intesa: piazza Dall’Armi, corso Mazzini, via San Gaetano o quelle che ci sono nei comuni confinanti. In tutto questo risiko una cosa appare chiara: alla fine dell’operazione in centro storico a Montebelluna ci saranno tre sedi di Intesa e quella principale sembra destinata diventare il palazzo storico di piazza Dall’Armi, quello che era nato per essere il teatro cittadino, poi diventato sede di varie attività e alla fine solo banca.

Solo che quel palazzo sia la sindaca precedente che il sindaco attuale avevano provato a vedere se era possibile farlo tornare al Comune, per ricavarvi ancora il teatro o almeno avere a disposizione un piano dello stabile per attività culturali. Idea ormai da rimettere nel cassetto.

A domanda il sindaco Marzio Favero si trincera dietro il più assoluto riserbo e dice solo che le trattative sono ancora in corso. Quali? Avere tutto o almeno un piano del palazzo? È ormai proposito del tutto accantonato. Rimane solo l’altra possibile ipotesi: che Banca Intesa finanzi la ristrutturazione, tramite la sua Fondazione, dell’ex tribunale in piazza Negrelli, stabile di cui da tempo si ipotizza la trasformazione in una struttura culturale polivalente, tra cui anche quella teatrale.

Sembra essere questa l’unica strada praticabile per avere uno spazio culturale adeguato in centro storico dopo che l’ipotesi di ricavarlo nello storico palazzo che era sede della ex Veneto Banca si può dire sia ormai definitivamente tramontato, viste le operazioni di ristrutturazione dell’edificio in corso. —

Enzo Favero

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