A Treviso un residence al posto della Sotreva in viale Monte Grappa

L’addio della storica concessionaria è solo questione di tempo. Ecco il progetto della Pesce Costruzioni sull’immobile venduto all’asta mesi fa

Federico de Wolanski
La concessionaria Sotreva in viale Monte Grappa a Treviso
La concessionaria Sotreva in viale Monte Grappa a Treviso

Riaperta dopo l’asta che ha messo in vendita il suo storico showroom, la Sotreva di viale Monte Grappa ha oggi un’orizzonte di tempo limitato. Sull’immobile dove oggi si aprono vetrine e deposito dell’autosalone ci sono progetti ben diversi da quelli legati al mercato dell’auto.

Acquisito dalla Pesce Costruzioni, lo stabile diventerà domani un nuovo e moderno residence. È l’operazione immobiliare di cui molti addetti ai lavori parlano, e che molti professionisti aspettano di vedere quando e come si concretizzerà.

Il progetto

Il processo è già iniziato. Ha preso avvio lo scorso autunno, quando la società di costruzioni veneziana ha rilevato l’immobile commerciale che ospita la storica concessionaria trevigiana (1954), messo all’asta a maggio a seguito delle difficoltà del marchio e del settore, criticità che avevano portato anche alla chiusura dell’autosalone per alcune settimane.

Prezzo di vendita poco sotto i due milioni di euro, comprensivo di salone, magazzini e depositi sul retro. Una bella volumetria a cui l’impresa di costruzioni nei mesi a seguire ha aggiunto quella degli stabili residenziali che sorgono sopra la concessionaria e dietro, lungo via Monterumici, riunificando nelle sue mani il grande complesso a destinazione mista della famiglia Alexandre, proprietaria del marchio Sotreva dagli anni Settanta.

Visto dalla strada non si ha idea di quanto grande sia, ma basta una vista satellitare – fattibile da Pc – per avere idea dell’ampiezza dell’operazione e di cosa possa offrire un domani, quando le volumetrie saranno riorganizzate e sviluppate. Il piano architettonico deve essere ancora presentato in Comune per l’approvazione ma i beninformati già sanno che sarà una proposta urbanistica residenziale di non secondaria importanza.

Andrà poi a ricadere su un’area – quella a ovest del centro storico – in cui le ultime operazioni immobiliari si sono esaurite l’anno scorso e sono state già in massima parte piazzate senza difficoltà in una Treviso in cui il mercato immobiliare continua a non avere inciampi né affanni, tanto da mantenere altissima la caccia a nuove opportunità di trasformazione o edificazione, ricercatissime in centro tanto quanto fuori mura.

Addio concessionaria

La concessionaria è arrivata a fine corsa? La proprietà sul tema è ancora vaga. La riapertura dopo le vicissitudini affrontate lo scorso anno fa sperare che possa esserci un trasferimento e un seguito, ma le stesse traversie fanno anche supporre che per il marchio cittadino possa essere arrivato anche il momento del sipario. Non sarà comunque a stretto giro.

Per mettere a terra l’operazione vanno chiuse prima tutte le questioni immobiliari legate alla gestione degli appartamenti presenti nelle due palazzine del complesso Sotreva. Molti sono già vuoti, ma alcuni ancora occupati. Prima di dare il via a operai e ruspe – si prevedono indicativamente due anni di lavori – serve attendere vengano liberati.

La Pesce nel frattempo sta chiudendo le ultime finiture in piazza San Vito, dove ha concluso i lavori per la riqualificazione dell’ex compendio Esamarca quasi tutto venduto già prima della fine delle opere. Lì la piazza racconta un attico venduto a un imprenditore dell’est Europa a quattro milioni di euro. L’azienda non conferma né smentisce.

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