Sanità, a Treviso la lotta al cancro si fa (anche) con l’intelligenza artificiale

Investimento da 650 mila euro per un cervellone telematico per le radiologie. L’intelligenza artificiale per leggere le mammografie ha aumentato le diagnosi

Valentina Calzavara
Una Pet-Tc di ultima generazione
Una Pet-Tc di ultima generazione

Esami di radiologia, ma anche mammografie, risonanze e tomografie. Grazie ad un investimento di oltre 650 mila euro nasce il “cervellone telematico” dell’Ulss 2 per la refertazione delle indagini radiologiche.

La nuova infrastruttura digitale prevede l’installazione di 64 postazioni (workstation) all’interno degli ospedali trevigiani, dotate di computer, schermi e processori di calcolo per la lettura degli esami, abbattendo il rischio di errore.

Radiologie in collegamento

«Abbiamo deciso di investire le risorse aziendali sul software Ris-Pacs per fare in modo che tutte le radiologie dei nostri ospedali di Treviso, Oderzo, Castelfranco, Montebelluna, Conegliano e Vittorio, possano dialogare con un unico sistema, in maniera omogena e in tempo reale tra loro», annuncia il direttore generale dell’Ulss di Marca, Francesco Benazzi. La consegna delle attrezzature è prevista a brevissimo.

«Le attendiamo già la prossima settimana» prosegue il dg «delle 64 workstation, una sessantina verrà installata nelle varie radiologie ospedaliere, altre quattro postazioni verranno inserite nelle unità senologiche (Breast unit) per la lettura delle mammografie».

A seguire l’acquisto è la dottoressa Patrizia Favero, direttrice dell’unità complessa Approvvigionamento e gestione dei servizi in outsourcing e logistica dell’Ulss trevigiana. «Così facendo riusciremo a rispondere sempre meglio ai bisogni della salute dei cittadini e a migliorare il processo di refertazione» aggiunge il manager Benazzi, ricordando come la tecnologia possa essere d’aiuto all’uomo nell’intercettare neoplasie di piccole dimensioni, guadagnando tempo per l’intervento o le terapie.

Ogni anno la sanità pubblica trevigiana garantisce 50 mila mammografie e nel solo ospedale di Treviso oltre 25 mila tac.

EPIDEMIOLOGIA E DOTAZIONI

Negli ultimi trent’anni l’incidenza dei tumori nella Marca è aumentata del 45%, crescendo al ritmo di oltre un punto percentuale l’anno, tanto che l’Ulss 2 ha avviato un piano di investimenti in tecnologia da 15 milioni di euro per potenziare i reparti di radiologia e radioterapia, fondamentali nella filiera della diagnosi e dei trattamenti in campo oncologico.

Oltre alla fornitura delle 64 workstation, tra i 38 posti letto dedicati nella radiologia della Cittadella della salute, 8 sono postazioni “smart”, in grado di monitorare il malato 24 ore su 24 per tutti i parametri vitali, segnalando anche eventuali cadute accidentali, anomalie nel movimento, dialogando direttamente con la guardiola infermieristica.

Altro punto di forza, l’acquisto di nove orologi multi-parametrici per il controllo a distanza dei degenti e dei dimessi più fragili.

ACQUISTI RECENTI

Grazie alla radiologia digitale e all’intelligenza artificiale (AI) applicata alla lettura degli esiti dell’esame, l’Ulss di Marca punta ad avere diagnosi sempre più precise e dettagliate. Tra le nuove dotazioni: all’ospedale di Conegliano è stata assegnata una tac a 128 strati, a Vittorio Veneto un sistema radiologico telecomandato per gli interventi di anatomia muscolo-scheletrica. Altra novità, l’acquisto di un sistema radiologico polifunzionale da un milione di euro per l’ex Ulss 8 che verrà montato nella nuova casa di comunità a Pieve del Grappa.

Non da ultimo, grazie all’AI, le radiologie trevigiane sono riuscite a portare da 6,5 a 8 per 1.000 il numero di anomalie al seno intercettate in fase di lettura del referto. Un risultato promettente, che si traduce in un aumento della diagnosi di cancro soprattutto delle lesioni iniziali che possono essere difficili da vedere nelle pazienti guardando il referto a occhio nudo. 

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