Shopping a Treviso, raffica di multe. I negozianti: «Più tolleranza»

Appello di Veneto Imprese Unite per chiedere più margine in vista dei giorni clou verso il Natale: «Vigili scatenati, una vera azione di controllo a tappeto: atteggiamenti sbrigativi»

Federico De Wolanski
Polizia locale in azione in centro storico a Treviso
Polizia locale in azione in centro storico a Treviso

«Vigili scatenati, chiediamo un po’ di tolleranza». L’appello arriva dall’associazione di commercianti Veneto Imprese Unite e non soltanto per le diecimila multe staccate dalla polizia locale negli ultimi undici mesi di attività, ma sopratutto in vista del rush finale delle spese natalizie in una città in cui cantieri e traffico continuano a farla da padrone.

Multe a raffica

«Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una vera azione di controllo a tappeto della città» dice Nicoletta Piovesan, presidente di Veneto Imprese Unite, «non siamo contrari a sanzionare chi lascia l’auto in sosta selvaggia o non rispetta le norme del codice della strada», sottolinea, «ma quello che chiediamo è un po’ di tolleranza soprattutto perchè sono giorni complicati, e in più di una occasione ci sono stati segnalati atteggiamenti un po’ sbrigativi».

C’è il caso di una donna, costretta spostare in fretta una macchina lasciata a lato strada per riparare degli occhiali senza cui non sarebbe riuscita a guidare, soste “volanti” per andare a ritirare regali o acquisti fatti in zona, in zona non ammessa, ma per l’impossibilità di trovare parcheggi liberi altrove, in tutto il centro storico. E via dicendo.

Le segnalazioni 

«Le segnalazioni arrivano da associati in varie parti del centro storico», sottolinea Imprese Unite che evidenzia, «non chiediamo impunità, ma almeno un margine per non rendere la vita impossibile anche ai negozianti».

Il nodo dell’assenza di posti auto sufficienti alle necessità della mobilità cittadina è noto, ma in questi giorni prenatalizi, con la Città Giardino occupata da molti cantieri e alcune strade in cui i gli stalli di sosta parcheggi sono stati cancellati per i lavori diventa pressante. «L’attività di controlla va bene, sacrosanta» sottolinea la Piovesan, «ma bisogna anche parametrarsi alle situazioni, e questi giorni sono cruciali per il commercio».

Tenendo poi conto che il Miani Park, per quanto da sempre inutilizzato, sia oggi inaccessibile, e così anche il silos all’Appiani, viene meno anche la possibilità di poter usufruire dei contenitori fuori mura.

Il nodo delle soste

Sul tema sosta erano i commercianti erano già intervenuti nei giorni scorsi lamentando il taglio di posti auto in viale Bixio occupati dalla carovana del cinema – poi trasferita proprio per questo al Foro Boario – ed avevano lamentato disagi anche gli avvocati, lamentando proprio l’assenza di parcheggi nei pressi del tribunale e chiedendo conto all’amministrazione dei tempi per la riapertura del park Miani.

Pur carissimo (due euro/ora, come piazza Duomo) il parcheggio alla stazione sta facendo registrare numeri davvero record in questi giorni. 

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