Treviso piange Luigino Visentin, giudice “dea Vecia” e Re Carnevale

Aveva 74 anni. Anima di case Piavone, aveva fatto parte del Gruppo Folkloristico Trevigiano ed era un uomo dai mille interessi, tra cui i libri e il loro restauro

Andrea Passerini
Luigino Visentin con gli abiti del Gruppo Folkloristico Trevigiano
Luigino Visentin con gli abiti del Gruppo Folkloristico Trevigiano

Santa Maria del Rovere piange Luigino Visentin, uomo dai mille interessi e sempre impegnato per il bene del quartiere, della parrocchia, della comunità.

Aveva 74 anni, è stato stroncato in pochi mesi da un male inesorabile. Ferroviere, prestissimo in pensione, si era dedicato con passione a case Piavone, museo etnografico dov’è stato anima, custode e guida per i visitatori, specie per alunni e studenti alla scoperta delle nostre tradizioni.

Era entrato anche nel Gruppo Folkloristico Trevigiano, seguendo l’amico Franco Crespan. Ed in particolare si era distinto nei balli popolari. E per anni e anni è stato il Re Carnevale, oltre che (inflessibile sempre) giudice al tradizionale processo “dea Vecia” a ponte Dante.

Fra le sue passioni, la collezione di santini, ulteriore modo per vivere la sua profondissima fede: ne aveva migliaia, da tutto il mondo. E i libri: bibliotecario per la parrocchia, si era appassionato ai libri antichi e aveva frequentato corsi per il loro restauro. Pur autodidatta, aveva grandi doti di manualità.

Lascia la moglie Edda, le figlie Irene e Sara, gli altri parenti. I funerali si terranno nella “sua” chiesa di S. Maria del Rovere, in data da fissare. Il Gruppo Folkloristico Trevigiano in costume tradizionale lo scorterà per l’ultimo viaggio. 

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