Due morti per overdose in poco più di un’ora: scatta l’allarme in provincia di Treviso
L’ipotesi di una partita tagliata male. Carabinieri e polizia hanno avviato indagini

Due morti per overdose da sostanze stupefacenti nell’arco di un’ora, altrettanti casi fortunatamente senza conseguenze fatali, negli ultimi giorni. In provincia di Treviso è scattato l’allarme eroina, sebbene gli eventi più tragici - i decessi di due uomini di 60 e 30 anni - sono avvenuti nella zona della Castellana.
Una partita di droga tagliata male o comunque di scarsa qualità che mette in pericolo gli assuntori. Sono con ogni probabilità queste le cause della tragedia. Le indagini delle forze dell’ordine sono serrate e i cellulari delle persone decedute sono stati sequestrati per vedere i contatti telefonici e risalire all’identità degli spacciatori che, se venissero individuati, rischiano un processo per morte in conseguenza di altro reato.
Una settimana drammatica. A partire da lunedì 3 marzo, giorno della doppia tragedia. Poco prima delle 11.30 il titolare di un’azienda di autotrasporti ha chiamato il 112 per segnalare che un proprio dipendente di 60 anni di Castelfranco non s’era presentato al lavoro e non dava segni di vita né al telefono né a casa. A quel punto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castelfranco che hanno tentato di entrare in casa, senza riuscirci in quanto l’abitazione era chiusa a chiave.
È stato quindi necessario l’arrivo dei vigili del fuoco che hanno aperto la porta d’ingresso per permettere ai sanitari del 118 e ai militari dell’Arma di entrare. Purtroppo, il sessantenne castellano è stato trovato riverso a terra, in cucina, e per lui non c’era più nulla da fare. I segni del decesso per overdose sono subito apparsi chiari.
L’uomo, separato e padre di famiglia, è stato trovato con una siringa ancora in mano, una cintura con funzione da laccio emostatico e un cucchiaio con accanto un accendino sul tavolo. Poco distante sono state trovate anche tracce di eroina.
Un’ora più tardi, la stessa pattuglia dei carabinieri di Castelfranco è stata dirottata a Resana dove era stato richiesto aiuto per un uomo esanime in una baracca. Arrivati sul posto i carabinieri hanno trovato riverso a terra un trentenne, noto alle forze dell’ordine, che pochi giorni prima era uscito dal carcere.
La baracca gli era stata data in uso dal proprietario della casa annessa, dove stava scontando una misura alternativa al carcere ossia l’obbligo di dimora. Anche in questo caso, i segni dell’overdose erano più che evidenti. Il giovane era riverso su un divano e sul braccio e al collo c’erano i segni di recenti iniezioni.
Stando alla testimonianza di un amico della vittima, il giorno prima il 30enne era andato a Mestre, la piazza principale del Veneto dove rifornirsi di droga. Anche in questo caso è stato sequestrato il cellulare.
Altri due interventi per overdose sono stati fatti dal 118 nelle giornate di giovedì e venerdì, a Treviso e in un paese dell’hinterland. Fortunatamente è bastato il ricovero dei pazienti in ospedale. Le forze dell’ordine ora stanno approfondendo i contatti che le due vittime hanno avuto con i pusher.
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