Incidenti stradali in aumento in provincia di Treviso. «Colpa dell’uso del telefonino»
La tavola rotonda dell’Aci di Treviso con i dati di carabinieri, polizia stradale e locale: il 70% dei decessi è per distrazione. Riconoscimenti a dieci pionieri della guida, senza multe in 20 anni di patente
Mobilità consapevole nella Marca è stato il tema della tavola rotonda dell’Automobile Club di Treviso che ha messo in luce l’incidentalità tra cause di distrazione e utenti deboli. Rappresentanti delle forze dell’ordine, della politica ed esperti della mobilità hanno messo la lente sulle cause e sui progetti per migliorare la viabilità e rendere il traffico cittadino e non più sicuro.
Sensibilizzare sulla cultura della sicurezza stradale per prevenire gli incidenti tra eccesso di velocità e comportamenti scorretti, obiettivi chiari espressi da tutte le parti in causa dell’incontro:
«I dati dei decessi in strada per incidenti sono in aumento» - riferisce Roberto Fava, assessore alla sicurezza stradale provincia di Treviso- gli ultimi riguardano soprattutto i giovani. Facciamo attività di formazione nelle scuole e affianchiamo le famiglie delle vittime, ahimè mancano ancora effetti concreti del nostro lavoro. Quasi il 70% dei decessi è causato da distrazioni, ogni giovane che muore su strada per noi è una sconfitta, dobbiamo lavorare sempre di più sul tema».
L’amministrazione ha illustrato il proprio lavoro sul tema della mobilità: «Gli incidenti che riguardano gli utenti deboli sono costanti - sottolinea Michela Mingardo, mobility manager del Comune di Treviso - percentuale in aumento proprio per quanto concerne pedoni, ciclisti e monopattino, abbiamo ridotto i punti di conflitto negli incroci e siamo intervenuti per moderare la velocità con platee rialzate. Studiamo soluzioni per ridurre gli incidenti senza l’ausilio degli autovelox, abbiamo messo sotto osservazione anche le strade della provincia che portano alla città come potenziali rischiose».
Anche le forze dell’ordine analizzano il fenomeno dell’incidentalità: «Ogni secondo senza gli occhi sulla strada può essere fatale - puntualizza Stefano Mazzanti, comando carabinieri Treviso - il 29% degli incidenti mortali è causato da un’uscita autonoma. Non è solo un problema degli ultrasessantenni, il tempo di reazione aumenta fino a cinque secondi se il conducente è distratto, le statistiche ci dicono che l’uso del telefono è il fattore più incisivo. I costi sociali ed economici, inoltre, sono più che rilevanti».
Ha moderato l’incontro Michele Beni, presidente Aci Treviso, mentre Simone Morello, comandante della polizia stradale di Treviso, ha mostrato tramite filmati e immagini le situazioni più pericolose da evitare alla guida. Riguardo le nuove norme sui monopattini tra casco e targhe, Marta Panizzo della polizia locale ha portato gli aggiornamenti sui veicoli a due ruote. A margine della discussione, sono stati consegnati i riconoscimenti a dieci pionieri della guida, gli automobilisti associati all’Aci con almeno 20 anni di anzianità di patente che non hanno subito provvedimenti sanzionatori del codice della strada.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso