Fognatura in centro a Treviso, sì al nuovo cantiere in tutta l’area est

Via libera della Conferenza dei servizi al nuovo progetto Ats. Vale 3,3 milioni. Servirà 1.700 utenti comprese scuole e Ulss

 

Federico de Wolanski
Fognature a Treviso, sì al progetto per i cantieri nell'area Est della città
Fognature a Treviso, sì al progetto per i cantieri nell'area Est della città

Il disco verde è arrivato pochi giorni fa da parte della Conferenza dei servizi: il secondo atto della realizzazione della fognatura in centro storico può partire. Il progetto di Ats, annunciato come naturale prosieguo dei lavori in corso nel quadrante ovest dentro le mura, riguarda tutta l’area est del centro storico da Porta San Tomaso a via dei Mille.

Un intervento complesso

I lavori saranno impegnativi, anche più di quelli in corso nella zona di Città Giardino perché a differenza dell’area ovest, caratterizzata da spazi ampi, una edificazione meno complessa e un traffico meno invasivo, la zona est del centro storico si divide in una serie di vie densamente costruite e trafficate (negli orari di punta come nelle ore normali), e nel caso di via Convertite (asse del futuro intervento) costeggiate da un canale storico della città.

Il cantiere

Si allungherà, come detto, da Porta San Tomaso fino a via dei Mille, all’altezza delle scuole Prati costruendo una sorta di triangolo rovesciato con a nord le tubature viale Terza Armata, a est quelle lungo via Oriani e via dei Mille, a ovest quelle lungo Borgo Mazzini e poi via Girolamo Emiliani.

Nel mezzo tutta una serie di ramificazioni che intercetteranno gli scarichi di condomini e abitazioni più piccole che oggi depositano i reflui nelle vasche di contenimento. In totale circa 2300 metri di nuove linee fognarie a cui saranno affiancati anche 1.500 metri di integrazioni e sostituzione di condotte obsolete dell’acquedotto.

I rilievi già eseguiti e gli orizzonti

Il progetto è tutto fuorché lavoro di ufficio. I tecnici di Ats hanno già realizzato infatti nei primi giorni di dicembre i rilievi e i carotaggi nelle varie aree interessate dal futuro cantiere dando ai progettisti un quadro chiaro per passare dai disegni all’opera esecutiva; e iniziare già a guardare oltre.

Una volta realizzata questa “fase due”, ed avendo realizzato quindi la rete infrastrutturale in tutta la corona nord del centro storico da Porta Calvi a Porta Carlo Alberto, Ats potrebbe pensare di pianificare l’ingresso nel cuore del centro storico, ovvero tutto il quadrante da Corso del Popolo a piazza dei Signori, da Piazza Rinaldi a Duomo e via Canova per poi scendere verso piazza della Vittoria. L’intervento chiave per dichiarare vinta la sfida con il cuore del capoluogo, ma anche l’intervento più complesso e quindi tenuto come ultimo tassello.

Piazza Vittoria e la talpa

Prima ci sarebbero altri due tasselli da mettere nel puzzle: la realizzazione della fognatura lungo via San Nicolò (tenuta in stand by in attesa di capire se si farà lo scavo in piazza Vittoria o meno), e il prosieguo del tunnel fognario da via Tasso fino a quadrante Università, altro cantiere delicatissimo ma senza il quale un domani tutto il lavoro per infrastrutturare il centro storico risulterebbe vano.

Ats ci sta già ragionando, ma per dare l’idea di quanto difficile sia far proseguire la corsa della talpa meccanica che ha già realizzato il condotto dall’area Mom a via Tasso passando sotto il Sile basti pensare che si devono scavare cinque pozzi profondi 9 metri tra il Portello del Sile e l’Università, si deve passare sotto il Cagnan, di deve trovare lo spazio di cantiere lungo Riviera Garibaldi.

Il conto

Ad oggi il conto della sola fognatura nel lato ovest della città vale 5 milioni di euro circa. Un domani a questo andranno sommati i 3,3 dell’area est, i 4 milioni spesi ad oggi per la corsa della talpa e quelli per i tratti successivi. Più tutte le spese per centro e San Nicolò. Facile che la voce di spesa finale raggiunga i 30 milioni. 

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