L’università di Padova all’ex caserma Salsa, inizia il cantiere: ecco come sarà il campus
Iniziano i lavori per la ristrutturazione degli edifici in viale Brigata Marche. L’intervento durerà un anno almeno. Investimento da 20 milioni con il Bo
Dopo mesi di attesa parte il cantiere per la riqualificazione degli edifici dell’ex caserma Salsa lungo viale Brigata Marche. Fino ad oggi la rigenerazione dell’ex compendio militare di Santa Maria del Rovere – nella parte comunale – ha riguardato solo le aree interne, adesso si passa alle opere edili con la prospettiva di creare il terzo polo universitario della città, quello dedicato all’università di Padova.
I lavori
L’ordinanza è stata pubblicata a inizio gennaio, come a dare l’avvio ad un anno fondamentale per quanto riguarda i cantieri Pnrr. Il 2025 infatti dovrà essere l’anno clou, in cui tutto andrà se non finito, quasi ultimato, in vista della rendicontazione da effettuarsi per giugno 2026.
Il cantiere per il restauro dei vecchi edifici con il tetto a botte lungo viale Brigata Marche non impegnerà la viabilità se non per quanto riguarda la ciclopedonale, che da domani a fine anno sarà traslocata sul lato opposto della carreggiata.
Per il resto gli operai della Veneziana Restauri – impresa incaricata del grande cantiere – interverranno dall’interno, affiancando i lavori per la riqualificazione delle aree verdi che un domani creeranno il parco, l’anfiteatro all’aperto e le aree pubbliche anche a servizio dei nuovi spazi che saranno realizzati negli edifici restaurati.
Il polo del bo
Inizialmente il progetto prevedeva genericamente spazi per startup, aziende, uffici, ma con l’andare del tempo il Comune di Treviso ha intercettato l’interesse all’espansione dell’Università di Padova che un domani avrà in dotazione la totalità dei nuovi spazi ricavati negli edifici “a botte” dove verranno ricavate aule, uffici di segreteria, spazi comuni, uffici per i docenti, un’aula studio. Il progetto è stato illustrato nel dettaglio dall’assessore ai lavori pubblici nella conferenza di fine anno.
Il tandem tra Ca’Sugana e il Bo vale 20 milioni di euro e va ad aggiungersi a quello tra Comune di Treviso e Ca’ Foscari per il polo universitario veneziano all’ex Turazza (lavori da inizio 2026). A differenza dell’ateneo veneziano però, Padova non lascerà il Quartiere Latino ma andrà ad allargarsi.
Il piano della città universitaria avrà poi una terza gamba nell’area universitaria medica al Ca’Foncello dove è in previsione la realizzazione del Campus all’ex Vetrelco.
A beneficio soprattutto degli studenti padovani andrà poi la trasformazione in dormitorio della vecchia palazzina uffici dell’esercito, quella che sorge al confine est della Salsa e che verrà riqualificata a spese del Governo (l’accordo in via di definizione).
L’operazione salsa
A chiudere il cerchio delle opere pubbliche manca ora il cantiere per il lotto C, quello che realizzerà la nuova palestra dedicata alla scherma all’interno del perimetro della ex caserma. Il progetto vincitore dell’appalto «è stato modificato in corsa» ha svelato il Comune, pare perché – come raccontato dal nostro giornale – troppo simile al piano architettonico di un noto studio straniero; ma si tratta di modifiche estetiche, nella sostanza spazi e distribuzioni interne resteranno le stesse».
«Una volta dato avvio a questo intervento il Comune avrà chiuso la partita, e dovrà solo aspettare e sperare che tutti gli interventi vadano per il meglio.
Sull’altro fronte della ex Salsa, quello a est, proprietà del Demanio, si stanno ultimando i lavori per la realizzazione della nuova caserma della Guardia di Finanza mentre devono ancora iniziare quello per il restauro degli spazi che ospiteranno l’Agenzia delle Entrate, anch’essa oggi all’Appiani al fianco della Finanza.
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