Treviso, atti persecutori contro l’ex compagna: braccialetto elettronico per un 29enne

Minacce, telefonate e messaggi incessanti nei confronti di una 26enne che aveva dato una seconda possibilità all'uomo. Grazie agli accertamenti della Squadra Mobile di Treviso, il tribunale ha imposto restrizioni nei confronti dello stalker

L'intervento della Polizia a Treviso
L'intervento della Polizia a Treviso

La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un ventinovenne italiano, già con precedenti per reati contro la persona.

L'uomo, presunto responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna e dei due figli minori, ha ricevuto l’obbligo di non avvicinarsi alla vittima, con l'applicazione del braccialetto elettronico.

L'indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Treviso, è partita dalla denuncia della donna, che ha riportato minacce e molestie ripetute da parte dell'uomo dopo la fine della loro relazione.

Le sue azioni sono peggiorate negli ultimi mesi, in particolare a partire da dicembre, quando ha iniziato a presentarsi frequentemente a casa della ex compagna, riuscendo a ottenere l'ospitalità di lei.

Durante il periodo di convivenza, l’uomo l'ha aggredita verbalmente più volte, arrivando a minacciarla di morte e rifiutandosi di lasciare l’abitazione.

Alla fine di febbraio, la donna ha deciso di allontanarlo e ha chiesto l'intervento della polizia.

Dopo l’allontanamento, l'uomo ha continuato a perseguitarla, inviando messaggi e telefonate, e presentandosi ripetutamente a casa della vittima, minacciando anche i due figli minori. Questo ha reso necessario un nuovo intervento delle Volanti.

In considerazione della gravità delle sue azioni, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per l’uomo il divieto di avvicinarsi alla ex compagna e ai figli, oltre al divieto di comunicare con loro tramite qualsiasi mezzo. La misura cautelare è stata eseguita ieri, con l'applicazione del braccialetto elettronico.

 

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