Trattoria Moncia chiusa, le Bisetto cambiano location

Lo storico locale sulla Noalese non si è accordato con i proprietari dello stabile sul rinnovo dell’affitto. E dopo 32 anni di attività deve trovare una nuova sede. Al vaglio anche il trasloco fuori città

Andrea Passerini
La storica insegna della trattoria Moncia sulla Noalese
La storica insegna della trattoria Moncia sulla Noalese

Trentadue anni di attività interrotta, centinaia e centinaia di clienti affezionati, e più recentemente anche i turisti favoriti dalla vicinanza del ristorante all’aeroporto Canova.

Ma dal 31 dicembre la notissima “Moncia” è chiusa, e ancora non si sa dove riaprirà i battenti. Non lungo la Noalese.

Praticamente la trattoria, una piccola istituzione non solo per i trevigiani, è attualmente sulla strada, on the road. Si sta ultimando lo sgombero, per liberare l’immobile.

La notizia ha destato sorpresa e sconcerto in chi, nei primi giorni dell’anno, voleva salutare le feste con una cena di pesce (la specialità della casa, da sempre, sono gli straordinari spaghetti con l’astice). Ma anche in tutta la ristorazione, non solo cittadina.

Determinante è stato, nei mesi scorsi, il mancato accordo con i proprietari dell’immobile 1 sul rinnovo del contratto di affitto, che pure sembra a essere imminente come ad ogni scadenza da quando era in essere, per oltre tre decenni (la trattoria aveva aperto nel 1992, avviata da Francesco “Biso” Bisetto e dalla moglie Maria Rosa Daniel, entrambi scomparsi recentemente).

I bene informati dicono che quando tutto sembrava procedere per il nuovo accordo, su alcune condizioni tutto sia saltato, ed il proprietario, a quel punto, senza possibilità di mediazione, e di conseguenza la proprietà ha chiesto la liberazione dell’immobile entro il 31 dicembre.

E adesso le figlie Federica, Elisa e Chiara, che hanno raccolto il testimone dai genitori autodidatti, sono alla ricerca di una nuova location. Sempre nel solco della passione e della convivialità di cui Francesco detto “Biso” e la consorte erano grandissimi interpreti, perché avevano sempre voluto far sentire i clienti a casa loro (e certo Biso aggiungeva ai suoi piatti anche un ingrediente speciale come le sue doti di istrione).

E da quanto par di capire, potrebbe anche non essere nei confini di Treviso, come assicurano gli addetti ai lavori.

C’è chi dice che le Bisetto stiano valutando un trasferimento in un comune fuori Treviso, nell’hinterland (San Biagio, giurano i rumors) ma quando lo si chiede ai titolari c’è una riposta cortese ma ferma: «Per scaramanzia non diciamo nulla, vogliamo prenderci tutto il tempo vista la situazione che si è creata, e che certo non volevamo, dopo tanti anni di attività in quella location per noi ottimale».

Il trasloco si sta ultimando proprio in questi giorni, e sarà un magazzino, ad accogliere gli arredi in questo periodo di pausa forzata. Nell’ambiente della ristorazione è l’ennesima notizia di una fine anno assai movimentata, per alcune chiusure e per altri imminenti traslochi già annunciati. Tutti di locali molto famosi, che anno fatto e stanno facendo la storia del settore nel capoluogo di una Marca da sempre riferimento della buona tavola.

E cosa ne sarà dell’ex Moncia? Anche qui c’è chi ipotizza come il fattore aeroporto Canova potrebbe portare ad una riconversione dello stabile a fini immobiliari e turistici, magari con le formule ora di moda.

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