Trasloco nella Cittadella, a Treviso raddoppiano i trapianti di rene

L’Ulss 2 definisce l’ambizioso programma 2025 di crescita della Nefrologia. Verranno assunti tre infermieri dedicati e quattro operatori sociosanitari

Valentina Calzavara
L'équipe del Centro Trapianti alla presentazione dell'attività con la direttrice Marta Stanzani e l'allora primario di ematologia, Filippo Gherlinzoni
L'équipe del Centro Trapianti alla presentazione dell'attività con la direttrice Marta Stanzani e l'allora primario di ematologia, Filippo Gherlinzoni

L’azienda sanitaria trevigiana ha definito il suo programma per i trapianti di reni per il 2025. Ambizioso l’obiettivo: si punta a raddoppiare l’attività della nefrologia dell’ospedale di Treviso, anche grazie al supporto del nuovo blocco chirurgico della Cittadella della salute e all’acquisto di tecnologia.

Di questa nuova organizzazione beneficerà anche la nefrologia che, infatti, passerà da una ventina a una quarantina di trapianti di rene, implementando il personale e la collaborazione con gli ospedali che in Veneto (e anche fuori regione) effettuando i prelievi d’organo operando all’interno del sistema trapiantologico nazionale per individuare i donatori compatibili con i pazienti in lista d’attesa. In contemporanea verranno aumentate anche le sedute per il trapianto allogenico per i pazienti con gravi tumori del sangue.

Il potenziamento

Per l’anno in corso la nefrologia dell’ospedale di Treviso diretta dal dottor Maurizio Nordio investirà quindi oltre 115 mila euro (erano 60 mila nel 2023) per il prelievo e il trasporto degli organi, andando così a rispondere a una quarantina di pazienti che aspettano il trapianto di rene.

Di pari passo, l’Ulss 2 ha annunciato nel suo piano di assunzioni, di voler puntare «sull’adeguamento della dotazione per la nefrologia del capoluogo, in particolare per l’attività del centro trapianti renali con l’assunzione di tre infermieri dedicati e quattro operatori socio sanitari».

Il personale aggiuntivo andrà a supportare l’intera filiera trapiantologica, dalla presa in carico del paziente candidato all’intervento, alla preparazione operatoria, passando per l’assistenza e il monitoraggio prima, durante e dopo il trapianto.

In Ematologia

Accanto alla nefrologia, il rafforzamento dell’attività trapiantologica procede a passo spedito anche per il reparto di ematologia di Treviso con il centro trapiantologico che è stato inaugurato nel 2024 e ha visto l’attivazione di otto posti letto in atmosfera controllata con filtraggi dell’aria per rendere sterili gli ambienti e abbattere il rischio infezioni: quattro i letti destinati al trapianto autologo e alle terapie cellulari avanzate, altri quattro al trapianto allogenico con la re-infusione di cellule staminali ematopoietiche di un donatore sano in un ricevente che è stato sottoposto a chemioterapia o radioterapia dopo la diagnosi di leucemia o mielodisplasia.

Complessivamente il percorso di trapianto allogenico prevede di incrementare l’attività portandola a garantire 35 trapianti l’anno.

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