«Ti cambio gli euro in lire» Prima truffa dello spread

Anziano beffato da un finto funzionario delle Poste: «Quei soldi non valgono più» E gli ha consegnato il tesoretto nascosto in un vaso nel giardino di casa
Di Francesca Gallo
20011231 - ROMA- ECO- EURO: BANCOMAT; PRELIEVO IN EURO. Un prelievo in euro da un distributore automatico Bancomat. ANSA- ALESSANDRO BIANCHI- CD
20011231 - ROMA- ECO- EURO: BANCOMAT; PRELIEVO IN EURO. Un prelievo in euro da un distributore automatico Bancomat. ANSA- ALESSANDRO BIANCHI- CD

VENETO. «Gli euro non valgono più, glieli cambio in lire».

Falso funzionario delle Poste raggira un anziano e gli spilla 13 mila euro. Vittima della truffa dello spread un sessantanovenne, residente a Formeniga. Il falso funzionario è entrato in scena ieri mattina verso le 10. Un uomo sui trentacinque anni, alto, distinto, di carnagione scura si è presentato a casa di M. B. in via Manzana. Il giovane con modi suadenti e parlando in dialetto veneto ha riferito di essere stato incaricato di controllare e sostituire le banconote in euro con vecchie lire.

«Ormai l'euro è finito, si torna alla lira», ha spiegato con aria seria il truffatore, «per questo siamo qui, per aiutare pensionati come lei».

L'anziano era confuso, non ha capito bene cosa volesse quel solerte giovane. Vista l'incertezza della vittima, il sedicente funzionario ha sfoderato l'arma segreta. Per rendere più credibile la storia ha riferito di essere già d'accordo sull'operazione con la moglie.

Il  pensionato, che era solo in casa, ha fugato anche l'ultimo dubbio: «Va bene, cosa devo fare?». «Basta che mi consegni tutti gli euro che ha», ha risposto pronto il giovane, «Li controllo e glieli cambio in lire». Detto e fatto.

L'ingenuo anziano senza nulla sospettare si è subito diretto in giardino. Ha preso un vaso e ne ha tirato fuori una busta con i contanti.

«Ecco, è tutto quello che ho in casa». Il malfattore ha guardato stupito e soddisfatto la preziosa mazzetta di soldi.

Ha fatto finta di contare le banconote con gli occhi che brillavano di gioia.

Con improvvisa fretta si è preso il malloppo di 13 mila euro, ha salutato e in un battibaleno è uscito dall'abitazione. Ad aspettarlo su via Manzana c'era un complice alla guida di un'auto bianca. Appena il "palo" ha visto arrivare il complice, ha acceso il motore, ha aspettato che il giovane salisse e ha dato gas. Solo quando ormai tutto era compiuto, il sessantanovenne si è accorto di essere stato raggirato. Quando è rientrata la moglie, oltre alla lavata di capo, ha avuto la certezza di essere stato ingannato. Ieri pomeriggio M.B. si è recato disperato dai carabinieri di Vittorio Veneto per denunciare la truffa. E ora gli uomini dell'Arma stanno dando la caccia alla vettura di color bianco. Disperato l'anziano. «Dovevo capire che era una cosa da non fare, ma preso dalla foga ho consegnato tutti i risparmi che avevo». È la prima volta che i truffatori usano un pretesto del genere. La crisi dello spread ha fruttato loro 13 mila euro.

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